Ultimo aggiornamento alle 22:10
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 2 minuti
Cambia colore:
 

la sentenza

Crotone, il Consiglio di Stato respinge il ricorso della società “Ciliberto”

L’azienda era stata incaricata dal Comune della bonifica di un immobile contenente amianto. I giudici confermano la sentenza di primo grado

Pubblicato il: 03/02/2022 – 17:31
di Gaetano Megna
Crotone, il Consiglio di Stato respinge il ricorso della società “Ciliberto”

CROTONE La Quarta sezione del Consiglio di Stato non ha accolto il ricorso della Società Ciliberto Spa riconoscendo così le ragioni del Comune di Crotone che aveva intimato un intervento di bonifica per un immobile contenente amianto. La vicenda era iniziata nel 2020 con un’ordinanza emessa dal commissario straordinario del Comune di Crotone, con la quale veniva intimato alla società Ciliberto Spa, proprietaria del manufatto in località Vescovatello, e alla Aligest srl, gestore dell’immobile, di «rimuovere l’amianto degradato». La società Ciliberto aveva opposto resistenza presentando un ricorso al Tribunale amministrativo regionale della Calabria adducendo le seguenti motivazioni a propria difesa: «Non essendo la società ricorrente in possesso dell’immobile; L’ordine di rimozione era stato impartito alla Ciliberto Spa benché l’amministrazione comunale avesse accertato che essa non avesse il possesso dell’immobile». Nella sua sentenza il Tar aveva respinto la richiesta della Ciliberto e l’aveva condannata anche al pagamento delle spese legali nei confronti del Comune. La sentenza del Tar Calabria è stata impugnata dalla Ciliberto che ha presentato ricorso al Consiglio di Stato per chiederne l’annullamento. Secondo la Società, nelle motivazioni della sentenza del Tar non sarebbe emerso il fatto che c’era stata «una adeguata istruttoria volta a determinare l’integrità del tetto, nonché l’effettiva presenza di amianto». Il Comune di Crotone, dal canto suo, «avrebbe agito in forza di una semplice comunicazione dei Carabinieri forestali i quali non avrebbero neanche accertato la natura materiale o il deterioramento con specifiche analisi». Sempre nella sentenza del Tar non sarebbe stato rilevato che «nel provvedimento gravato manca ogni riferimento a qualsivoglia situazione di imminente pericolo che giustifichi l’adozione dell’ordinanza, atteso che l’immobile sorge in una zona periferica della città del tutto isolata da qualsiasi altra costruzione, oltre ad essere recintata ed in totale disuso». Anche il Consiglio di Stato, quindi, ha riconosciuto la legittimità della richiesta del Comune di Crotone che, ora, potrà procedere nelle emissioni di altre ordinanze considerata la forte presenza di amianto in diversi edifici ubicati sia nella zona centrale che in quella periferica. Anche il Consiglio di Stato ha condannato la ricorrente al pagamento delle spese legali che ha quantificato in 6mila euro. In questa vertenza il Comune di Crotone  è stato rappresentato dall’avvocato di origine crotonese Alfonso Torchia del Foro di Roma, mentre la Ciliberto Spa dall’avvocato Ottavio Tesoriere del Foro di Crotone.

Argomenti
Categorie collegate

Corriere della Calabria - Notizie calabresi
Corriere delle Calabria è una testata giornalistica di News&Com S.r.l ©2012-. Tutti i diritti riservati.
P.IVA. 03199620794, Via del Mare, 65/3 S.Eufemia, Lamezia Terme (CZ)
Iscrizione tribunale di Lamezia Terme 5/2011 - Direttore responsabile Paola Militano
Effettua una ricerca sul Corriere delle Calabria
Design: cfweb

x

x