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La vicenda

«Foto hard in cambio della sufficienza», presenta denuncia la studentessa di Castrolibero

La ragazza è andata dai carabinieri. E due studenti accusano un docente per l’aggressione subita al cancello dell’istituto

Pubblicato il: 05/02/2022 – 13:59
«Foto hard in cambio della sufficienza», presenta denuncia la studentessa di Castrolibero

CASTROLIBERO Ha deciso di presentare denuncia ai carabinieri la studentessa del liceo scientifico del polo scolastico “Valentini-Majorana” di Castrolibero che ha dichiarato di aver subito molestie a sfondo sessuale da parte di un insegnante quando era al primo anno di scuola. Al centro della vicenda ci sarebbero delle “attenzioni” e richieste di foto particolari da parte del docente alla ragazza – oggi maggiorenne – per ottenere la sufficienza nella propria materia. Secondo quanto si è appreso, la giovane questa mattina si è recata dai carabinieri per mettere nero su bianco la propria versione dei fatti.

«Aggrediti da un docente»

Si acuisce la protesta degli studenti del liceo scientifico del polo scolastico “Valentini-Majorana” di Castrolibero, due dei quali, stamani, secondo quanto hanno riferito, sono stati vittima di un gesto di violenza da parte di un docente all’ingresso della scuola.
«Eravamo all’ingresso con le mani alte e ben in vista e stavamo solo chiedendo ai docenti di entrare dal cancello pedonale, ma all’improvviso uno di loro ha aggredito me e un mio compagno», ha riferito uno dei ragazzi che ha deciso di sporgere formale denuncia.
La dirigente scolastica ha convocato un consiglio docenti che si è riunito e ha proposto un documento ai ragazzi. «Se ci sono stati nel corso di questi anni azioni, comportamenti, episodi – è scritto nel documento – che hanno in qualche modo incrinato il rapporto di fiducia tra le diverse componenti scolastiche è interesse di tutti che questi emergano in piena luce e siano valutati e perseguiti nelle sedi opportune, comprese quelle giudiziarie.  È interesse soprattutto di noi educatori, fortemente consapevoli della responsabilità di un lavoro non solo difficile ma troppo spesso avaro di soddisfazioni sia umane che professionali, che la verità si affermi pienamente».
Intanto, i genitori dei ragazzi hanno chiesto l’intervento dell’Ufficio scolastico regionale, perché «mia figlia – ha detto un genitore – come tanti altri figli, a queste condizioni non possono restare. Vogliamo chiarezza».

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