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Il Gom risponde ad Azzarà: «Mortalità in linea con il dato nazionale»

La direzione aziendale replica al segretario della Uil. «Ecco i numeri su decessi e ricoveri. Inaudite accuse di legami con la ‘ndrangheta»

Pubblicato il: 05/02/2022 – 17:45
Il Gom risponde ad Azzarà: «Mortalità in linea con il dato nazionale»

REGGIO CALABRIA La mortalità tra i ricoverati per Covid al Grande Ospedale Metropolitano di Reggio Calabria, «non solo è in linea con quanto osservato al Gom nel periodo precedente l’ottobre 2021, ma anche con il dato nazionale che riporta una media di ‘decessi su ricoveri per Ccovid’ del 13,4% in generale, e di circa il 25% nei ricoverati con età superiore a 60 anni». E’ quanto riferisce in una nota la Direzione aziendale del Gom «in riferimento ai contenuti della conferenza stampa della Uil».
«Il segretario della Uil – è scritto nella nota della Direzione aziendale – ha dichiarato che il tasso di decessi al Gom degli ultimi tre mesi sarebbe del 30%, mentre, sempre secondo le stime della Uil, il dato nazionale sarebbe il 7,9%. Ebbene, i dati nazionali di riferimento sul rapporto ‘decessi su ricoveri per Covid’ ottenuti da fonti ufficiali che si rifanno all’Istituto Superiore di Sanità (Ministero della Salute) rappresentano una realtà diversa. Il periodo preso in considerazione è stato il trimestre compreso tra il 1 ottobre 2021 ed il 1 gennaio 2022 (non ci si è potuti spingere fino al 30 gennaio 2022 in quanto i dati o non sono ancora presenti nel sistema oppure non sono stati ancora consolidati, cioè validati). Nel periodo preso in esame (01/10/2021-01/01/2022), sono stati ricoverati per Covid al Gom un totale di 357 pazienti. Di questi, ben il 60% avevano oltre 60 anni di età (in media 62 anni). Su 357 ricoverati per Covid nel trimestre, risultano deceduti 67 pazienti, cioè il 18,8% dei ricoverati. Il tutto senza tenere conto che il dato di decessi in Calabria, in particolare nella provincia di Reggio Calabria, dovrebbe essere ponderato anche in relazione al minore tasso di vaccinazione rispetto al dato nazionale».
Per quanto riguarda il numero di contagi tra il personale sanitario, il Gom sostiene che «è in linea con la tendenza nazionale» mentre “riguardo al sovrannumero dei pazienti Covid-19 – prosegue la nota – si precisa che l’ospedale di Reggio ha trattato, da solo, il 100% dei pazienti Covid-19 residenti nella provincia reggina e, anzi, ha curato pazienti provenienti da altre province nei periodi di difficoltà degli altri ospedali della regione. Quand’anche, come suggerito dalla Uil, il Centro Covid fosse stato istituito al presidio Morelli, i posti letto attivabili sarebbero stati i medesimi e le difficoltà identiche, perché questi dipendono dalle risorse umane a disposizione nonché dalle disposizioni regionali. Peraltro, le scelte organizzative di risposta alla pandemia del Gom sono state oggetto di una pubblicazione giudicata dall’Agenas presso il Ministero della Salute tra le Buone Pratiche sulla Sicurezza nella Sanità».
Il Gom sostiene anche che «sono soltanto 23 i pazienti in lista d’attesa per la Uoc Chirurgia Toracica, dato verificato ufficialmente dal Direttore del reparto» e che nel 2020, riguardo al numero di interventi chirurgici fatti in generale, al Gom, «gli interventi in sala operatoria sono stati 4.519. Nell’anno 2021, invece, il dato si attesta a 5.429 registrando un incremento di circa il 20,14%, ovvero di quasi mille interventi in più. In netta controtendenza rispetto al dato nazionale dove vengono riferiti da una mancata esecuzione di migliaia di interventi chirurgici e decine di migliaia di ricoveri in meno per altre patologie. Gli interventi per tumore al seno sono aumentati di circa il 40%, e la lista d’attesa per questa patologie è azzerata. Gli interventi per chirurgia digestiva oncologica non hanno tempi d’attesa. La Chirurgia vascolare, ha registrato nel 2021 544 interventi chirurgici, rispetto ai 495 del 2020, ed ai 541 del 2019, quindi in aumento, anche nonostante l’emergenza pandemica poiché ha prodotto più interventi rispetto al dato precedente l’emergenza sanitaria. È purtroppo vero – prosegue la nota – che si sono dovuti accorpare reparti e trasferire personale a causa della carenza dell’organico, e per la comparsa di personale positivo a Covid, come è accaduto in tutta Italia, ma non sono mai stati bloccati i ricoveri. I ricoveri di neurologia sono operativi per le urgenze, mentre è chiusa temporaneamente la degenza per consentire il controllo del focolaio intraospedaliero, ma simili evenienze si sono verificati anche per altri reparti, nondimeno, pur subendo degli ovvi rallentamenti, l’attività non mai stata sospesa. D’altronde, eventi simili sono riferiti in tutti gli ospedali d’Italia. Vi è la consapevolezza del fatto che il personale è stressato ed è sottoposto ad un duro lavoro e ad un grande sforzo, questa condizione è stata sempre evidenziata in tutte le sedi possibili. A loro va il sincero ringraziamento della Direzione aziendale del Gom».
«Si è inoltre letto – prosegue la nota – dichiarazioni di inaudita gravità riguardanti presunti e non meglio precisati legami tra il Gom e la criminalità organizzata. A questo proposito, si chiarisce che il Gom già nell’ottobre 2017 ha attivato un Protocollo di Legalità con la Prefettura di Reggio Calabria per contrastare le infiltrazioni mafiose ed eventuali fenomeni corruttivi negli appalti, che risulta essere tra i pochi Protocolli di questo genere siglati in Italia con Aziende del Sistema sanitario nazionale».

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