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La rivoluzione di Occhiuto: «Basta con il mare e i borghi, dobbiamo “vendere” asset come il porto e la Zes» – VIDEO

Il governatore racconta i suoi primi 100 giorni. E punta a cambiare la narrazione della Calabria. «Serve un grande piano di attrazione degli investimenti». I progetti sui rifiuti («autosufficienti …

Pubblicato il: 05/02/2022 – 17:11
La rivoluzione di Occhiuto: «Basta con il mare e i borghi, dobbiamo “vendere” asset come il porto e la Zes» – VIDEO

CATANZARO «La mia Calabria deve pensare a uno sviluppo che va realizzato anche attraverso un grande piano di attrazione degli investimenti». Roberto Occhiuto fa il punto sui primi 100 giorni alla guida della Regione. E la sua prima osservazione poggia sul capovolgimento di un paradigma antico. «Posso anche sbagliare – dice ai giornalisti a margine dell’incontro –, ma sono stanco di una Calabria proposta all’estero per i paesaggi, il mare e altri asset che non hanno portato sviluppo».
Vecchie idee che non hanno funzionato da sostituire con un nuovo approccio: «Noi – continua il governatore – abbiamo il porto di Gioia Tauro, un’infrastruttura che si è sviluppata quasi per inerzia, perché la politica non ci ha mai investito. A ridosso del porto abbiamo la Zona economica speciale che potrebbe attrarre investimenti di aziende nazionali e internazionali: dobbiamo andare all’estero a vendere quello». Perché «che in Calabria ci sia il mare, la montagna, borghi bellissimi lo sanno tutti. Mentre forse non sanno che c’è la possibilità di impiantare imprese nazionali e internazionali avendo sgravi contributivi e crediti d’imposta vicino a uno dei porti più importanti del mondo». E allora invece di vendere, di andare a Dubai (all’Expo, ndr) con le solite foto e i soliti luoghi comuni ho pensato di far questo».

«Rifiuti, Calabria autosufficiente entro 24-36 mesi»

Altra grande (e antica) emergenza: i rifiuti. Occhiuto spiega che «l’orientamento è quello di fare in modo che l’impianto di Gioia Tauro diventi meno inquinante e più performante, in modo da rendere la Calabria autosufficiente sui rifiuti in 24-36 mesi al massimo».

«Sacal, trattativa estenuante. Se fallirà lavoreremo per creare una newco»

Al governatore è stato chiesto anche un aggiornamento sulle prospettive di acquisizione delle quote private di Sacal da parte della Regione, con lo scopo di riportare la società a maggioranza pubblica. «C’è una trattativa – dice il presidente della giunta regionale – che sta diventando estenuante. Ho dichiarato la disponibilità ad acquisire le quote dei privati, ma a un prezzo congruo. Aspetterò una decina di giorni, poi se dovesse arrivare il ritiro della concessione minacciato da Enac lavoreremo per creare una newco assumendo tutto il personale di Sacal». 

«Sul Pnrr abbiamo centrato tutti i bandi»

«La partita del Pnrr – ha detto ancora Occhiuto – è storica per il Paese, il Mezzogiorno e quindi anche per la Calabria. La Regione si sta muovendo bene, finora non abbiamo perso nessuna risorsa di quelle destinate alla Calabria per il Pnrr, abbiamo centrato tutti i bandi. Certo, c’è molto da fare, c’è soprattutto da rafforzare la capacità amministrativa e burocratica dei Comuni, ci stiamo provando assegnando a esempio a Fincalabra questa funzione». Ma «non bisogna pensare ai problemi sempre con un approccio negativo. Il Pnrr è una grande occasione, e siamo impegnati affinché possa essere una grande occasione di sviluppo per la Calabria».

«Al lavoro per stabilizzare i precari»

Riguardo a un altro dei grandi temi, quello del lavoro, il governatore ricorda: «Ho detto sempre che mi sarei impegnato in due direzioni: l’azione per asciugare il bacino del precariato e l’azione delle politiche attive per creare nuovo lavoro. Sono stato molto ben assistito sia dalla vicepresidente Princi sia dall’assessore Pietropaolo perché abbiamo messo in cantiere ottime iniziative come l’assunzione di 537 operatori per i Centri per l’impiego, stabilendo che una parte di questi possano essere precari storici, attraverso procedure di selezione espletate dal Formez ma che diano ai precari storici la possibilità di avere un punteggio superiore in virtù dell’azione da loro prestata. Sono intervenuto sul governo per gli Lsu-Lpu, abbiamo fatto altre stabilizzazioni, stiamo ragionando di creare politiche attive anche attraverso i fondi dell’Europa. Non è facile ma ci stiamo lavorando con tutte le nostre forze».

«Il dramma di Ginevra enorme ma dico no alla disinformazione»

Alla sanità Occhiuto ribadisce di dedicare la maggior parte del propri tempo. Si sofferma sulla morte per Covid delle piccola Ginevra a Mesoraca dopo il trasferimento a Roma. «Il dramma della piccola Ginevra dev’essere uno stimolo a lavorare con sempre più impegno e abnegazione per migliorare la sanità in Calabria. È una tragedia di dimensioni straordinarie, una bimba di due anni che perde la vita deve interrogare tutti noi. Ho detto però che c’è stata anche molta disinformazione. È chiaro a tutti che casi come quelli di Ginevra possono capitare anche in altre regioni: quando capitano in Calabria diventano casi di malasanità. Ho avviato un’indagine attraverso il Dipartimento della salute per verificare se ci sono responsabilità, ma molte delle cose che ho sentito sono frutto di pregiudizio per la Calabria».

«Chiedo al governo 3-4 miliardi per la statale 106»

Ancora infrastrutture strategiche: «Sulla statale 106 – spiega Occhiuto – mi sto impegnando in una continua interlocuzione con il governo nazionale. La 106 è un’opera strategica, e ho chiesto al governo nazionale che possa essere l’opera infrastrutturale bandiera della Calabria. Sto destinando tutte le risorse che trovo per finanziare tratti della 106 che abbiano già la progettazione pronta. Chiedo al governo di destinare a quest’opera 3-4 miliardi che servono per concludere i tratti che hanno già la progettazione disponibile». (redazione@corrierecal.it)

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