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«Le strade possibili dello sviluppo»

“Le parole, nel loro uso pubblico e privato, sono spesso sfigurate, a volte in modo doloso, altre volte per inconsapevolezza”, così c’è scritto nella contropertina dell’ultimo libro di Gianrico Ca…

Pubblicato il: 05/02/2022 – 18:23
di Giacomo Crinò*
«Le strade possibili dello sviluppo»

“Le parole, nel loro uso pubblico e privato, sono spesso sfigurate, a volte in modo doloso, altre volte per inconsapevolezza”, così c’è scritto nella contropertina dell’ultimo libro di Gianrico Carofiglio “La manomissione delle parole”. Per segnalare “le ferite del linguaggio” e per chiedere di sanarle. Dobbiamo lavorare proprio su questo: ad inquadrare i fatti e a raccontarli come si deve. Dalla postazione nella Commissione Bilancio, personalmente ho la possibilità di seguire la stringente correlazione tra i progetti e la loro copertura finanziaria. La produzione del nuovo Consiglio regionale in questi primissimi mesi è sotto gli occhi di tutti, ed è positiva. L’azione del Presidente Occhiuto è molto pratica, i suoi rapporti romani preziosi.

Giacomo Crinò

I due problemi che abbiamo indicato alla base del rilancio del nostro territorio – perché vi impattiamo ogni giorno – Sanità e Statale 106, non si risolvono senza una grande concretezza e senza una grande collaborazione del governo centrale. Il Presidente Occhiuto, nella veste di Commissario della sanità calabrese, ha bisogno di norme nazionali di “facilitazione” delle funzioni, di un’adeguata assegnazione di risorse e di tutte le deroghe nei piani assunzionali. Aggiungendo, però, che oltre che a monte, occorra soprattutto a valle un enorme impegno per riqualificare i servizi. L'”Azienda Zero”in Sanità, chiesta dal Presidente Occhiuto e votata in Consiglio regionale, riunifica e “omogenizza” gli atti di gestione, non per fare “risparmio” (… magari pure), ma per elevare il livello delle cure. Diventano più decisivi di prima, in emergenza, gli organici, le attrezzature, le specializzazioni, la prevenzione, l’Ospedale e la Casa della Salute, la riduzione della mobilità passiva, il rapporto di fiducia con i cittadini. Ragionare in maniera unitaria sullo sviluppo del territorio è un imperativo per tutti, anche nella contrapposizione politica. Nella Locride, la “prova” va data facendo leva su un dato culturale, su di “un’altra storia”, per dirla con lo slogan scelto per la “Locride Capitale della Cultura 2025”, per approcciare diversamente lo sviluppo nelle realtà urbane, nei centri storici, con i beni culturali e paesaggistici, i prodotti, l’ innovazione. Nella Piana di Gioia Tauro il passo avanti si ha con le infrastrutture che stanno nascendo intorno al Porto, nella città di Reggio Calabria attraverso la volontà di “accorciare” le distanze con le due fasce della provincia.  
In questa ottica, la Statale 106, per tornare sul tema, il suo precario stato, che va sanato, non deve condizionare la crescita del settore turistico. Noi facciamo sempre l’esempio della Costiera amalfitana, che nella stessa condizione di difetto della mobilità, se non peggio, ce la fa lo stesso. Il Presidente Occhiuto, perciò, fa bene a contestare i mancati finanziamenti per la Statale 106. “Le parole giuste”, si diceva all’inizio: al nostro livello di responsabilità, le abbiamo tranquillamente “ritrovate” con i sindaci con i quali c’è stato in questi giorni un confronto sui progetti in Sanità.

*Capo Gruppo Forza Azzurri in Consiglio Regionale

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