COSENZA Intesa raggiunta, non senza fibrillazioni e qualche colpo di scena. A Cosenza, si è concluso nella notte l’estenuante braccio di ferro tra il commissario in pectore Francesco Boccia, sostenitore della candidatura alla segreteria provinciale del Pd di Maria Locanto e i big dell’area cosentina del Pd Enza Bruno Bossio, Franco Iacucci e Carlo Guccione, decisi invece a puntare su Vittorio Pecoraro (leggi qui). L’idea di un terzo nome di superamento è stata accantonata ed alla fine la diplomazia di Boccia ha vinto sulle posizioni rigide assunte dagli altri leader dem. E così Vittorio Pecoraro ha annunciato il passo indietro a favore «dell’unità del partito». «Ha vinto la politica, la generosità mostrata da Vittorio Pecoraro rappresenta un vero atto politico», commenta al Corriere della Calabria Maria Locanto. «Si è trovata la sintesi sul mio nome e sono contenta che il partito mi abbia dato fiducia. Per colpa della pandemia ma anche del commissariamento, il Pd deve lavorare per costruire il rapporto con le comunità», aggiunge. E sugli impegni futuri, nessun dubbio. «Bisogna mettere insieme le tante anime dem – continua Locanto – dobbiamo cooperare anche se con idee e posizioni diverse. L’importante è lavorare tutti per lo stesso obiettivo. Sarò aperta al dialogo, al confronto e a qualsiasi chiarimento». Un messaggio evidentemente inviato a Giuseppe Mazzuca
Presidente del Consiglio di Cosenza e Luigi Guglielmelli della Direzione regionale PD Calabria che in una nota (leggi qui) hanno palesato tutto il disappunto per la scelta del Pd, sostenendo invece la candidatura last minute di Antonio Tursi, «libera da schemi precostituiti e nata dalla spinta del territorio». (f.b.)
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