Tensioni e minacce intorno al calcio, a Lamezia clima (troppo) “caldo”

LAMEZIA TERME Reazioni scomposte sui social, episodi di vandalismo, una violenza verbale che preoccupa. Non è la prima volta che la proprietà della Fc Lamezia finisce nel mirino. Nei mesi scorsi un altro brutto episodio, quando il presidente Felice Saladini era stato schiaffeggiato da alcuni “tifosi”. Oggi qualcuno ha pensato di lasciare un messaggio con la vernice davanti alla sua abitazione: «La Vigor è lametinità, taci infame senza dignità». Forse la stessa mano ha, poi, pensato di vandalizzare anche la sede dei tifosi gialloblù imbrattandone la porta d’ingresso. Fatti, questi, dei quali si occuperà la Digos, che sta esaminando le immagini telecamere di sorveglianze collocate nei pressi dei due luoghi. 
Di certo il clima resta incandescente, figlio di una tensione nata all’inizio della stagione calcistica, quando Saladini ha rilevato il titolo sportivo del Sambiase per creare quella che, nelle intenzioni, dovrebbe diventare la squadra unica della città. Tema complicato, posto che Lamezia fa fatica a vedersi come una città unica e nel calcio certe distanze tendono addirittura a crescere.

L’ultima escalation arriva dopo una recente conferenza stampa di Saladini, i cui riferimenti alla Vigor non sono piaciuti ad alcuni “tifosi”. Che chi gli chiede insistentemente sui social di «sciacquarsi la bocca» e chi lo taccia di «vigliaccheria» e lo invita a pensare «solamente alle proprie cose» invece di «buttare fango sulla Vigor e sul Sambiase». Ci sono anche reazioni più misurate, come quella di chi invita il presidente della Fc Lamezia a misurarsi sui programmi sportivi in piena trasparenza, ma la tensione, come si rileva da più parti, rischia di esplodere. Sempre sui social, qualcuno di dice preoccupato perché «si parla tanto in città di un episodio violento nei confronti di un ex proprietario del Sambiase Calcio che ha avuto un ruolo importante nell’operazione Fc Lamezia Terme». E si invita alla prudenza, con un appello a far prevalere il senso di responsabilità e civiltà. C’è il rischio «che la situazione esplosiva generatasi nel calcio lametino» finisca in quella che «sarebbe una sconfitta mortale per l’intera comunità». Un invito alla calma che, in un momento così “caldo”, tutti dovrebbero tenere ben presente. (redazione@corrierecal.it)