Alibante, sequestrate due società attive nel settore turistico

LAMEZIA TERME Nella giornata del 7 febbraio, i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Gruppo di Lamezia Terme, in collaborazione con i comandi dell’Arma competenti per territorio, hanno dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo, emesso dal gip del Tribunale di Catanzaro, Matteo Ferrante, su richiesta della locale Procura della Repubblica – Direzione distrettuale Antimafia, nell’ambito delle attività investigative dell’operazione Alibante) condotta dall’Arma lametina con il coordinamento della Procura Distrettuale di Catanzaro.
Nell’ambito del medesimo procedimento penale era già stata emessa, in passato, un’ordinanza di misura cautelare personale (eseguita il 3 maggio 2021) nei confronti di diversi indagati anche per le ipotesi di reato di associazione di tipo mafioso, concorso esterno in associazione di tipo mafioso, scambio elettorale politico-mafioso, corruzione, estorsione, consumata e tentata, intestazione fittizia di beni, rivelazione di segreti d’ufficio e turbativa d’asta.
Il sequestro ha riguardato due società operanti nel settore turistico – la Calabria Turismo srl e la società Sole srl –, con il relativo patrimonio aziendale, una residenza privata in località Schipani Torre Lupo di Falerna – appartenente a Carmelo Bagalà – e un ulteriore complesso residenziale, situati tra il comune di Falerna e quello di Nocera Terinese: il Residence degli Ulivi, appartenente a Vittorio Palermo, imprenditore considerato dall’accusa uno dei sodali del clan.
Il procedimento per le predette ipotesi di reato è attualmente nella fase delle indagini preliminari. Nel medesimo contesto si procede alla notifica di 31 avvisi di conclusione delle indagini preliminari nei confronti dei soggetti attualmente indagati nel procedimento.