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Il caso

Trebisacce, arrestato il presunto assassino di Rocco De Paola

Decisivi nelle indagini l’esame autoptico che ha accertato una ferita alla testa e le immagini di videosorveglianza di un locale

Pubblicato il: 07/02/2022 – 15:57
Trebisacce, arrestato il presunto assassino di Rocco De Paola

TREBISACCE I carabinieri della Stazione di Trebisacce hanno dato esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di Maurizio Vinci, 38enne del luogo, in quanto ritenuto gravemente indiziato dell’omicidio e della successiva distruzione del corpo di Rocco De Paola, l’anziano il cui cadavere era stato trovato avvolto dalle fiamme nella tarda serata del 4 dicembre dello scorso anno, nella sua abitazione di via Zara, nel centro della cittadina ionica.
L’uomo, dopo una vita trascorsa anche all’estero, in particolare in Francia – da cui il soprannome “parigino” con il quale era conosciuto nell’ambito della comunità cittadina – aveva deciso di condurre una vita ai margini, assistito da pochissimi familiari.
Quella che inizialmente è sembrata una tragica fatalità, ha assunto con il passare dei giorni i contorni di una macabra vicenda. Le attività investigative, coordinate dalla Procura di Castrovillari, hanno consentito di far luce sugli eventi di quella sera di inizio dicembre. Fondamentali sono risultate le analisi delle immagini dei sistemi di videosorveglianza installati in un’attività commerciale attigua a via Zara che hanno consentito di riprendere il presunto omicida recarsi più volte nell’abitazione di De Paola, per poi allontanarsi poco prima della mezzanotte quando le fiamme stavano cominciando a divorare il corpo ormai esanime della vittima.
Decisivi anche i risultati dell’esame autoptico, che hanno consentito di accertare la presenza di una ferita lacero-contusa sulla testa dell’anziano, ritenuta compatibile con l’utilizzo di un corpo contundente.
Secondo la ricostruzione, l’omicida avrebbe prima colpito più volte alla testa Rocco De Paola e, vedendolo esanime, avrebbe appiccato il fuoco utilizzando alcuni cartoni che si trovavano all’interno dell’abitazione.
L’attività intrapresa dai carabinieri, le cui risultanze sono state portate all’attenzione della Procura, ha consentito di ricostruire, a livello di gravità indiziaria ed in attesa dei successivi sviluppi, l’attuale fase di svolgimento delle indagini preliminari, la condotta del trentottenne in relazione ai reati contestatigli, per la quale l’Autorità Giudiziaria ha disposto la traduzione presso la Casa circondariale di Castrovillari.
Comportamenti ricostruiti a livello di elevata probabilità e che, secondo gli inquirenti, si sarebbero sostanziati nell’uccisione per poi dare alle fiamme il corpo dell’anziano.

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