LAMEZIA TERME Gli atti di violenza scatenatisi nel carcere di Catanzaro, nei giorni scorsi, hanno ulteriormente posto all’attenzione del dibattito politico nazionale sui problemi legati all’infrastruttura giudiziaria e al sovraffollamento delle carceri italiane.
Sandra Berardi, presidente dell’associazione Yairaiha Onlus, a Buongiorno Regione, andato in onda questa mattina su Rai Tre Calabria, ha minimizzato il caso accaduto a Catanzaro e sottolineato le carenza di posti disponibili nelle residenze per l’esecuzione delle misure di sicurezza.
«C’è stata un’amplificazione mediatica rispetto a quanto accaduto nel carcere di Siano. Per quanto ci è dato sapere da fonti interne – dichiara Berardi – non c’è stata alcuna rivolta, ma un litigio tra alcuni detenuti che sarebbe partito da uno di questi con gravi problemi psichiatrici ed altri intervenuti per placare gli animi, non per inscenare o innescare una rivolta. C’è stata quindi un’amplificazione dei fatti».
«Il detenuto psichiatrico – sottolinea la presidente dell’associazione Yairaiha Onlus – ha necessita di essere curato. Sono di recente istituzione le residenze per l’esecuzione delle misure di sicurezza ed in Calabria ce n’è una a Santa Sofia d’Epiro. È del 24 gennaio scorso l’ennesima condanna all’Italia da parte della Corte europea per aver trattenuto un ragazzo, Giacomo Seydou Sy. Il caso è finito alla ribalta nelle settimane scorse, perché la madre si è battuta affinché fosse trasferito in una struttura sicura ed invece è stato allocato in un carcere ordinario. A Giacomo Seydou Sy non è stato offerto nessun trattamento specifico».
«Le Rems – conclude Sandra Berardi – sono di competenza della Asp e del servizio sanitario regionale che non va oltre i posti ordinari delle Rems stesse, già carenti nelle disponibilità. Attualmente, stando alla relazione annuale dell’Autorità nazionale ci sono 700 persone in attesa di essere trasferite in una Rems».
«Il sovraffollamento delle carceri è ormai una priorità nazionale – aggiunge Alexandro Maria Tirelli, presidente delle Camere penali di diritto europeo ed internazionale in collegamento da Pescara – se ne parla dal 2015. In Italia non si vede un provvedimento clemenziale di amnistia dal 2005 ed è un fatto senza precedenti. È venuto il momento di parlarne».
Per Tirelli, «in Calabria ci sono due grandi problemi rispetto alle carenze giudiziarie: la questione infrastrutturale del tribunale di Reggio Calabria con i lavori bloccati, ed è scandaloso che non si possano concludere e poi le carenze nella pianta organica a Catanzaro, dove mancano undici magistrati e questo si riverbera sul diritto del cittadino».
x
x