ROMA «Tutto il mio sostegno e la mia vicinanza alla comunità scolastica della Calabria». Con queste parole il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi ha aperto l’incontro con le studentesse e gli studenti delle Consulte.
«Se dovesse essere confermato, quanto denunciato da ragazze e ragazzi dell’istituto di Castrolibero sarebbe inaccettabile – ha detto il Ministro -. Il Ministero ha deciso di inviare degli ispettori per ricostruire la vicenda, nel pieno rispetto delle prerogative della magistratura. Ma voglio intanto testimoniare la mia vicinanza alla comunità scolastica».
Arriveranno mercoledì, da quanto si apprende, gli ispettori anche da Roma per rafforzare l’azione avviata dall’Ufficio scolastico della Calabria per accertare le presunte molestie che sarebbero state messe in atto da un professore nei confronti di una ragazza nel Liceo scientifico del Polo scolastico “Valentini-Majorana” di Castrolibero.
Dunque sono state soddisfatte le richieste degli studenti che proseguono l’occupazione del liceo e che avevano detto di essere pronti a riprendere le lezioni solo se il Ministero dell’Istruzione avrebbe inviato funzionari da Roma e «avviato un’ispezione seria».
Intanto prosegue l’occupazione da parte degli studenti del Liceo scientifico del Polo scolastico “Valentini-Majorana” di Castrolibero per protestare contro le presunte molestie che sarebbero state messe in atto da un professore nei confronti di una ragazza. Molestie che sono state denunciate dalla giovane ai carabinieri e sulle quali la Procura della Repubblica di Cosenza ha avviato un’inchiesta conoscitiva.
La protesta prosegue compatta, con le lezioni sospese e gli studenti che si trattengono nell’istituto anche nelle ore notturne e bloccano gli ingressi, impedendo l’accesso ai professori ed al personale amministrativo ed ausiliario.
«Siamo disposti a riprendere le lezioni – ha detto un delegato degli studenti – solo se il Ministero dell’Istruzione invierà funzionari da Roma e avvierà un’ispezione seria».
Gli studenti, infatti, secondo quanto hanno riferito, considerano inadeguata l’ispezione avviata nell’istituto dall’Ufficio scolastico della Calabria anche in considerazione del fatto che la funzionaria delegata ad effettuare il controllo è di Cosenza e «potrebbe, per questo – sostengono – essere condizionata nella sua valutazione della situazione da pressioni interne ed esterne».
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