COSENZA Non solo la riunione con il ministro del lavoro del lavoro e delle politiche sociali Andrea Orlando (ne abbiamo parlato qui). La missione romana del sindaco di Cosenza Franz Caruso e del presidente del consiglio comunale Giuseppe Mazzuca, si è conclusa con l’incontro con il capo dipartimento per gli affari interni e territoriali, il Prefetto Claudio Sgaraglia. Si è trattato di un colloquio nel corso del quale è stato illustrato al prefetto il quadro preciso dell’attuale situazione in cui versa il Comune di Cosenza. Il riferimento è alle (poche) risorse umane, segnate dalla drastica riduzione degli organici. Sul tavolo, tutte le iniziative da intraprendere per fronteggiare l’emergenza e per rivedere il fabbisogno del personale. Al 31 dicembre del 2010 erano in servizio a Palazzo dei Bruzi ben 843 dipendenti: 17 dirigenti e 133 vigili urbani. Al 31 dicembre 2021, il numero dei dipendenti comunali è sceso a 303: 9 dirigenti e 95 vigili urbani, la metà dei quali sono stati negli anni dichiarati inidonei. Il Comune di Cosenza, dal 2010 al 2021, ha perso 540 unità lavorative.
L’impossibilità di ricorrere a nuove assunzioni ha fatto sì che il Comune si ritrovasse con organici con un’età media piuttosto elevata e destinati ad assottigliarsi ulteriormente a causa di imminenti nuovi pensionamenti. Tutto questo – è stato evidenziato nell’incontro con il Prefetto Sgaraglia – si traduce in un notevole vulnus che pregiudica notevolmente l’azione amministrativa del Comune. Da quanto si è appreso, il prefetto Claudio Sgaraglia si è reso disponibile a concordare l’iter amministrativo per intervenire con un piano assunzionale in grado di superare le attuali difficoltà. «Un bel segnale», hanno commentato Franz Caruso e Giuseppe Mazzuca. «L’auspicio – aggiungono – è che dalle assicurazioni ricevute il comune possa trarre nuova linfa, perché, nella situazione attuale, le esigue risorse umane rimaste possono far fronte esclusivamente alle esigenze che non esulano dall’ordinarietà, non consentendo di poter disporre di una macchina comunale pienamente efficiente e attenta ai bisogni del cittadino. Ed anche l’opportunità di presentare i progetti, in una fase storica così importante, come è quella della ripartenza, risulta essere fortemente menomata per la mancanza di risorse nelle strutture tecniche».
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