REGGIO CALABRIA Riapertura Tribunali soppressi, presentata la proposta di Legge che impegna il Parlamento italiano sulla riapertura del tribunale di Corigliano Rossano. «Si tratta, nello specifico, di una proposta di provvedimento amministrativo mirata ad apportare modifiche al decreto legislativo 7 settembre 2012, n.155 “nuova organizzazione dei tribunali ordinari e degli uffici del pubblico ministero, a norma dell’articolo 1, comma 2, della legge 14 settembre 2011, n.148” e successive modifiche. La proposta di Legge per la quale è stato avviato l’iter istituzionale per la successiva approvazione da parte degli organi assembleari». È quanto fa sapere il presidente del gruppo Udc in Consiglio regionale, Giuseppe Graziano, promotore, redattore e firmatario della proposta di provvedimento amministrativo 32/XII presentata nei giorni scorsi all’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale della Calabria.
«Con la cosiddetta Riforma Severino sulla geografia giudiziaria – dice Graziano – la Calabria ha subito lo scippo epocale del tribunale di Rossano (oggi Corigliano Rossano) tra i più importanti dell’intero panorama giudiziario regionale. Sono state scritte infinite pagine di cronaca su questa vicenda che, di fatto, è stata messa in piedi per un mero concetto di logica economica, che oggi a distanza di anni abbiamo visto essere miseramente fallito, senza considerare le peculiarità demografiche, economiche, sociali e orografiche del territorio. Non mi soffermo su chi e come siano state le colpe, anche perché sarebbe un’inutile attività di revisionismo storico che non giova a nessuno e servirebbe solo ad acuire la rabbia dei cittadini. Oggi servono soluzioni per rimediare a un maltolto. A riguardo credo che, a parte le buone e legittime istanze politiche avanzate soprattutto negli ultimi anni che hanno riaperto il “caso Corigliano-Rossano” su scala nazionale, ci siano stati pochissimi riscontri in ambito legislativo per rimediare a quello che in tanti definiscono un obbrobrio giuridico. Oggi con questa proposta di legge nata dalla collaborazione attiva e fattiva dell’avvocato Dora Mauro, componente del Comitato di Coordinamento Nazionale per la Giustizia di Prossimità e che, sono certo, sarà accolta all’unanimità dall’intera assemblea consiliare, presenteremo un’istanza formale e forte al Governo affinché preveda, in attesa di una più ampia e generale riforma della geografia giudiziaria e nell’ambito di un’apposita convenzione, la riapertura del tribunale di Corigliano Rossano. Si tratta di una soluzione concreta e logica che non comporta alcun onere ulteriore allo Stato e che, allo stesso tempo, ristabilisce l’accesso al diritto alla giustizia, interrotto ed in alcuni casi negato, per tutti i cittadini della Sibaritide, della Sila Greca, del Pollino e dell’alto e basso Jonio cosentino».
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