ROMA È morta a 78 anni Donatella Raffai, prima storica conduttrice di “Chi l’ha visto?” al fianco di Paolo Guzzanti e di altri programmi della terza rete pubblica. La notizia è stata diffusa dal marito Silvio Maestranzi, ex regista Rai e sceneggiatore. I funerali si svolgeranno domani a Roma alle 12.30 nella chiesa parrocchiale di via Flaminia vecchia (al civico 732), dove «la bara sarà esposta al pubblico in chiesa per mezz’ora prima della funzione».
La giornalista e conduttrice televisiva aveva condotto oltre a “Chi l’ha visto?” anche “Telefono Giallo”, ma poi aveva lasciato la televisione pubblica per una sua scelta. Raffai, figlia dell’ammiraglio Antonio Raffai e di Maria Jelardi, aveva iniziato a lavorare nel mondo della musica come responsabile delle relazioni pubbliche della casa discografica Rca. Nel 1971 il suo approdo in Rai come conduttrice radiofonica di alcune trasmissioni: “Voi e io”, “Radio anch’io” e “Chiamate Roma 3131”. Infine il passaggio in tv nel 1980 con la conduzione della trasmissione che l’ha resa famosa: “Telefono giallo”.
Successivamente nel 1989 passa a condurre la trasmissione “Chi l’ha visto?” a cui deve un importante riconoscimento: il Telegatto come miglior personaggio dell’anno. Poi l’approdo su Rai 1 dove conduce in seconda serata “Anni d’infanzia”. Nella stagione 1995-1996 conduce sempre in tarda serata sulla rete ammiraglia della Rai il programma “Lasciate un messaggio dopo il bip”, mentre nella stagione 1997-1998 prende parte come inviata ad alcune puntate di Domenica in, in quell’edizione diretta da Michele Guardì e condotta da Fabrizio Frizzi.
Segue il suo passaggio sulle reti Mediaset nel 1999 dove conduce la trasmissione su Rete4 “Giallo 4”, dedicato a fatti di cronaca nera rimasti insoluti. È l’ultima apparizione sul grande schermo come conduttrice. Dopo quell’esperienza, la Raffai si ritira a vita privata.
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