CROTONE Il concordato preventivo dello scorso anno di Abramo Holding, società romana di cui è amministratore unico e socio di maggioranza è Giovanni Abramo, trascina nella crisi la principale controllata Abramo customer care (Acc), operante nel settore del contact center che in Calabria occupa circa 3 mila lavoratori, la gran parte dei quali nella sede di Crotone.
Come riporta Il Tempo, qualche giorno fa, Maria Luisa De Rosa, giudice del tribunale capitolino, ha dichiarato improcedibile la domanda di concordato, su richiesta della stessa società dopo che non sono andate a buon fine le trattative di vendita sia col fondo Heritage Venture Ltd sia con la System House. Il bilancio 2020 di Acc s’è chiuso con una perdita di quasi 47 milioni di euro su ricavi per 81,7 milioni e oggi la società si trova in stato d’insolvenza. Le difficoltà di Acc sono legate alla riduzione del fatturato del suo principale cliente Tim attraverso la controllata Abramo do Brasil finita in perdita così come la controllata slovena Abramo Si, causa la cessazione del contratto con l’unico cliente, il gruppo tlc guidato da Pietro Labriola. Al concordato di Acc avevano lavorato consulenti di prim’ordine come lo studio legale milanese Di Gravio e PwC quale advisor finanziario.
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