COSENZA Il Tribunale di Cosenza ha assolto «perché il fatto non costituisce reato»: P.S, M.M., F.F. e G.G.G. tutti imputati perché «in concorso tra loro, eseguivano il taglio non autorizzato di piante su beni di valore paesaggistico ricadenti nel comune di San Fili», in provincia di Cosenza.
Con ordine di servizio del marzo 2018, Anas ordinava all’impresa appaltatrice della manutenzione del verde di avviare senza ulteriore indugio le attività di potatura, sfrondatura, taglio alberi e rami pericolanti o secchi in quanto la presenza di tali essenze arboree – nel comune di San Fili – poteva creare pericoli per la circolazione stradale. Nel maggio 2018, prima della esecuzione dei tagli, veniva emessa disposizione anche da parte del prefetto nella quale si disponeva, considerato che frequentemente gli incendi avevano origine nelle zone di interfaccia ai margini delle arterie viarie e ferroviarie, l’intensificazione dell’attività di pulitura dei cicli stradali.
Tuttavia, i carabinieri della forestale – ritenendo fosse necessaria l’autorizzazione regionale – avevano sporto denuncia considerando il comportamento lesivo dei beni paesaggistici. Il giudice, questa mattina, ha assolto gli imputati perché il fatto non costituisce reato, accogliendo le richieste della difesa rappresentata dagli avvocati Chiara Penna, Luigi Malomo e Fabrizio Costarella. Le difese hanno sostenuto non solo la regolarità dell’agire di Anas, ma anche sottolineato la bontà e l’importanza dell’intervento che ha permesso di evitare pericoli alla sicurezza ed alla incolumità di automobilisti e pedoni. (f.b.)
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