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Elezioni presidente della Provincia di Cosenza, i sindaci del Basso Jonio: «Serve rinnovamento»

Lettera aperta di undici primi cittadini: «Gli amministratori devono essere interlocutori privilegiati. Basta alle logiche autoconservative»

Pubblicato il: 11/02/2022 – 12:04
Elezioni presidente della Provincia di Cosenza, i sindaci del Basso Jonio: «Serve rinnovamento»

CORIGLIANO ROSSANO «Come sindaci ci troviamo quotidianamente in trincea per far fronte alle complesse problematiche dei nostri territori e per tenere in piedi la credibilità delle istituzioni in un’epoca di grave distacco tra le comunità e le amministrazioni pubbliche del Paese. Lo facciamo in un territorio complesso e rarefatto, quello della Calabria e della provincia di Cosenza, sentendo forte il bisogno di enti di coordinamento e pianificazione di cui da tempo ci sentiamo orfani. Per questa ragione intendiamo condividere con tutti gli altri amministratori la nostra profonda preoccupazione per la totale assenza di discussione, confronto e programmi rispetto alle prossime elezioni per la presidenza della Provincia di Cosenza. Si apra una nuova stagione di rinnovamento e di protagonismo per i territori».
È quanto chiedono in una lettera aperta i sindaci di Bocchigliero, Alfonso Benevento, di Calopezzati, Antonello Giudiceandrea, di Caloveto, Umberto Mazza, di Campana, Agostino Chiarello, di Cariati, Filomena Greco, di Cropalati, Luigi Lettieri, di Mandatoriccio, Dario Cornicello, di Paludi, Stefano Graziano, di Pietrapaola, Pietro Nigro, di Scala Coeli, Giovanni Matalone e di Terravecchia, Mauro Santoro.
«Non è certamente un segreto – riferiscono – il fatto che molti di noi non abbiano gradito come siano stati gestiti gli ultimi appuntamenti riguardanti le elezioni relative all’ente provinciale. In primis per aver scelto di non tenere le elezioni del Consiglio provinciale insieme a quelle del presidente, rendendo le prime quasi slegate da ogni ragionamento programmatico. Riteniamo sia stato un errore di merito che non deve essere ripetuto. La discussione sulla scelta dei candidati alla presidenza della Provincia non può seguire le stesse orme, facendo rientrare questo importante ruolo istituzionale in un elenco di postazioni soggetto di spartizioni di schieramento o addirittura correntizie. Questo ente di secondo livello è retto dai sindaci e dagli amministratori locali e pertanto – aggiungono i primi cittadini – riteniamo che siano proprio gli amministratori locali a dover essere chiamati come interlocutori privilegiati nelle scelte. Un’istituzione come la Provincia deve tornare a svolgere il ruolo di coordinamento e pianificazione che aveva in passato e non essere svilita al ruolo di passacarte che ha ricoperto fino ad oggi».
«Chiediamo che si apra una discussione pubblica e politica sul tema delle candidature alla presidenza, una dibattito nel quale trovi ampio spazio il tema del rinnovamento della classe politica per rilanciare i territori e le istituzioni, interpretando il campo largo a cui si fa spesso riferimento sul piano nazionale ma che viene puntualmente sorpassato sul piano locale da ritualità soporifere e logiche autoconservative. Un rito – concludono – che non riteniamo più sostenibile e su questa posizione chiediamo anche l’adesione dei tantissimi altri colleghi che, siamo certi, condividono le medesime preoccupazioni».

Chiarello: «I partiti decidono senza consultarci»

Fin qui la lettera dei sindaci. È indubbio che siano stanchi delle «logiche autoconservative» dei partiti, sempre più lontani dagli amministratori locali. Molti primi cittadini, peraltro, lamentano di non essere stati coinvolti in ragionamenti aperti alle candidature per la presidenza della provincia di Cosenza.
«I partiti non contattano i sindaci – spiega al Corriere della Calabria Agostino Chiarello, sindaco di Campana – e decidono tutto in camera caritatis. Siamo stanchi di questo andazzo. Abbiamo chiesto che i sindaci siano protagonisti con un coordinamento che presenti un candidato. Stasi? Potrebbe essere il candidato ideale, è il sindaco della terza città della Calabria e baricentrica nella Sibaritide». (lu.la.)

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