CROTONE Questa mattina i carabinieri della sezione di polizia giudiziaria, guidati dal tenente colonnello Gerardo Lardieri, e quelli del Nucleo Operativo Ecologico diretti dal generale Valerio Giardina, con il supporto dei Carabinieri dei Comandi Provinciali di Catanzaro e Crotone, hanno eseguito 11 misure cautelare personali e ad un decreto di sequestro di somme e beni di valore per equivalente (per oltre 600mila euro). L’inchiesta verte sui presunti membri di di un’organizzazione operante nella provincia di Crotone – attraverso la fattiva collaborazione di tre funzionari regionali – i quali, attestando con false dichiarazioni il possesso dei previsti requisiti di legge (quali la disponibilità di aree agricole, in alcuni casi di proprietà del demanio dello Stato e marittimo, e il possesso di mezzi d’opera per la lavorazione e coltivazione delle stesse), abbiano ottenuto indebite percezioni di carburante agricolo a prezzo agevolato, gravato da accisa ridotta, che è stato successivamente immesso sul mercato nero a prezzo chiaramente concorrenziale (circa la metà del prezzo standard), per scopi diversi dall’utilizzo in agricoltura, in particolare per essere utilizzato per i motori “da strada”.
Secondo l’accusa, gli indagati si appropriavano indebitamente di carburante agricolo a prezzo agevolato pur non disponendo dei requisiti previsti dalla legge e con il coinvolgimento dei titolari di imprese operanti nel settore della distribuzione del carburante agricolo che, secondo l’accusa, immettevano sul mercato gasolio destinato ad uso agricolo per fini diversi da quelli consentiti dalla legge. Sono indagati anche cinque funzionari della Regione Calabria che avrebbero compiuto accessi abusivi al sistema “Utenti motori agricoli” dell’Agenzia Regionale Calabria per l’erogazione Agricoltura, per gestire illecitamente le pratiche di assegnazione del carburante a prezzo agevolato ad aziende agricole fittizie. Per tre di loro il gip ha emesso ordinanza di interdizione dai pubblici uffici.
In pratica attraverso la compilazione e registrazione di falsi contratti di affitto all’Agenzia delle entrate, false dichiarazioni attestanti la proprietà di mezzi agricoli, anche attraverso la mancata iscrizione alla camera di commercio quale imprenditore agricolo, gli indagati, scrive il gip, «hanno ottenuto l’erogazione di un notevole quantitativo di carburante agricolo, evidentemente sottratto alla destinazione per cui era stato attribuito».
In seguito alle indagini della Procura guidata da Nicola Gratteri sulla truffa dei carburanti, perpetrata nel territorio Crotonese, i carabinieri del Noe hanno eseguito l’ordinanza del gip di Catanzaro Paola Ciriaco che sottopone agli arresti domiciliari Roberto De Fazio, 42 anni, di Scandale; Alessandro Bianco, 41 anni, di Isola Capo Rizzuto; Francesco Ranieri, 47 anni, di Isola Capo Rizzuto; Saverio Flotta, 41 anni, di Crucoli; Mariantonia Capasso, 67 anni, di Cirò Marina; Graziano Vulcano, 40 anni, di Cirò Marina; Antonio De Meco, 55 anni, di Isola Capo Rizzuto.
Obbligo di dimora è stato disposto nei confronti di Giuseppe Giancotti, 40 anni, di Rocca di Neto.
Il gip ha inoltre disposto la sospensione dai pubblici uffici per Ottone Cersario (6 mesi), Angelo Lionetti (3 mesi) e Natale Pacenza (3 mesi), tre dipendenti della Regione Calabria nell’ufficio “Utenti motori agricoli” nella sede di Crotone (Pacenza oggi è un quiescenza).
I carabinieri hanno eseguito il sequestro conservativo dei beni della Kremissa Carburanti di Saverio Flotta e Graziano Vulcano snc per la somma di 77.466,00 euro. Alla stessa ditta è stata applicata la sanzione interdittiva della sospensione delle autorizzazioni, licenze o concessioni funzionali alla vendita di carburanti.
Sono indagati a piede libero Francesco Clindonio, 47 anni, di Cirò Marina; Michele Arena, 34 anni, di Crucoli; Fabio Graziano, 40 anni, di Cirò Marina;
Francesco Bevilacqua, 46 anni, di Crotone; Angelo Lionetti, 50 anni, di Crotone; Ottone Cesario, 64 anni, di Crotone; Marcello Paolo Scornaienchi, 65 anni, di Petilia Policastro; Salvatore Scordamaglia, 62 anni, di Petilia Policastro; Natale Pacenza, 61 anni, di Crucoli; Caterina Mele, 39 anni, di Casabona; Silvestro Cerrelli, 42 anni, di Casabona; Pasquale Megna, 66 anni, di Crotone.
Gli indagati sono accusati, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di truffe per il conseguimento di erogazioni pubbliche, accesso abusivo ai sistemi informatici della Regione Calabria, truffa aggravata. (a.truzzolillo@corrierecal.it)
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