CORIGLIANO ROSSANO Non un blitz, piuttosto una visita di routine per verificare «lo stato dell’arte», dopo i problemi registrati nello spoke di Corigliano Rossano e – soprattutto – nel pronto soccorso dell’ospedale “Giannettasio”.
Accompagnato dai vertici sanitari, Vincenzo La Regina è giunto a Rossano per ascoltare dai diretti interessati – medici, infermieri e oss – i problemi, dimostrare la «vicinanza dell’azienda» e mettere sul piatto le soluzioni possibili «stasera e non domani». L’azione pragmatica e di ricostruzione dell’Azienda sanitaria provinciale messe in campo dal commissario si sente tutta.
«Sono qui perché voglio toccare con mano cosa non va e soprattutto se ci sono problemi di sicurezza per operatori e pazienti – dichiara La Regina –. La mia gestione si sta caratterizzando perché stiamo puntando sulla valorizzazione del capitale umano: significa che chi lavora lo deve fare in tutta sicurezza. E poi voglio capire come fare per raffreddare conflitti e se ci sono situazioni strumentali».
«Se c’è necessità di strumentazioni – aggiunge il commissario dell’Asp riferendosi soprattutto alla carenza di personale – agiremo velocemente. E poi lunedì approverò una delibera che prevede una graduatoria di oltre quattrocento infermieri; per gli operatori socio-sanitari proprio ieri abbiamo chiuso la mobilità; c’è una graduatoria a tempo indeterminato dalla quale attingere dall’azienda ospedaliera dalla quale poter attingere; ce n’è una nostra per il tempo determinato, ragion per cui agiremo già da lunedì prossimo. Io starò sul pezzo, se c’è necessità verrò a fare visita allo spoke di Corigliano Rossano tutte le settimane».
«Abbiamo riqualificato 120 ausiliari ed è quello che potevamo fare dopo dieci anni», così la Regina risponde alle critiche della Cgil secondo cui altri 102 ausiliari hanno superato le prove selettive e, pur risultando idonei alla categoria di oss non sono stati ancora ricontrattualizzati. «Stiamo valutando se anche questi lavoratori possono essere riqualificati. Ho assunto un impegno e lo farò, ma dobbiamo capire tecnicamente come e quando».
Per quel che riguarda la terapia intensiva rossanese temporaneamente chiusa e le carenze di anestesisti in tutti gli ospedali dell’Asp, La Regina annuncia di aver sottoscritto una convenzione con una società di Napoli che fornisce specialisti del genere a Praia a Mare, auspicando di poter allargare questa soluzione anche allo spoke di Corigliano Rossano. «Se non riusciremo a coprire le falle bandendo i concorsi – ed il problema risiede anche nella scarsa partecipazione di specialisti ai concorsi banditi – proveremo la via delle convenzioni con le cooperative che possano coprire ore di anestesia».
Le buone notizie arrivano anche per i due pronto soccorso dello spoke, quello di Rossano e quello di Corigliano interessato da lavori infrastrutturali ormai da molti mesi e per l’Unità di terapia intensiva cardiologica.
«Al pronto soccorso di Corigliano i lavori sono ripresi ieri e attueremo tutte le iniziative a tutela del reparto che sarà messo nelle migliori condizioni al più presto. Sarò qui di frequente – sottolinea Vincenzo La Regina nello scandire i tempi – perché dobbiamo chiudere una volta per tutte le vicende legate all’Utic: a fine mese si concluderanno i lavori, a metà marzo arriveranno le tecnologie, a fine marzo il reparto sarà nuovamente attivo. Sul pronto soccorso di Rossano – annuncia – metteremo a disposizione oltre un milione di euro utile a ridefinire i percorsi Covid».
In ultimo, il commissario dell’Asp di Cosenza anticipa i prossimi step verso la riapertura definitiva degli ospedali “Chidichimo” di Trebisacce e “Cosentino” di Cariati. «Sull’ospedale di Trebisacce c’è una sentenza del Consiglio di Stato che parla chiaro. Abbiamno avviato un percorso che sfocerà con l’iscrizione del Chidichimo nella rete di emergenza-urgenza e Cariati sarà riaperto come ospedale di zona disagiata». (l.latella@corrierecal.it)
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