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Intervista

Verso il voto a Catanzaro. Ferro: «Stiamo puntando su una figura di alto profilo»

La coordinatrice regionale di Fratelli d’Italia in un’intervista esclusiva su Corriere non si sbottona sul nome del prossimo candidato sindaco del centrodestra. Ma su Donato denuncia: «C’è qualcuno…

Pubblicato il: 13/02/2022 – 13:47
Verso il voto a Catanzaro. Ferro: «Stiamo puntando su una figura di alto profilo»

CATANZARO Puntare sulla qualità della figura che dovrà impersonare al meglio la proposta del centrodestra. Individuare una figura «autorevole, condivisa» piuttosto che “arroccarsi” su un nome. Così Wanda Ferro, deputata e coordinatrice regionale di Fratelli d’Italia nonché dirigente del partito della Meloni, sintetizza – in un’intervista in esclusiva con il Corriere della Calabria – l’attività che si sta svolgendo al tavolo della coalizione di centrodestra per individuare il nuovo candidato sindaco per la sfida delle prossime comunali di Catanzaro. Non si sbottona, l’esponente nazionale di Fratelli d’Italia, ma sul nome di Valerio Donato denuncia c’è «qualcuno che sta tentando un’operazione di discredito».

Onorevole, il centrodestra si sta confrontando sul nuovo candidato a sindaco. A che punto siamo?
«Finora al tavolo non si è concretamente ragionato sui nomi, ma innanzitutto sulle caratteristiche che dovrà avere il nuovo primo cittadino: una figura autorevole, condivisa, capace di farsi interprete dei diversi bisogni della cittadinanza, e che abbia la capacità amministrativa necessaria a guidare il capoluogo di regione in una nuova fase in cui si dovranno sfruttare al meglio le opportunità offerte dal Pnrr. Abbiamo soprattutto tutto discusso della necessità di definire il perimetro della coalizione intorno ad un programma di governo che sia in grado di dare prospettiva alla città e creare condizioni di crescita sociale ed economica. Siamo tutti consapevoli del valore dell’unità del centrodestra, che non è espressione di una mera logica elettorale, ma trova fondamento in un’autentica condivisione di valori e obiettivi – cui ciascun partito e movimento porta il valore aggiunto della propria sensibilità politica e del proprio radicamento sociale – e che è il presupposto per un’azione di governo efficace, coerente, stabile e duratura».

Fratelli d’Italia rivendica il diritto ad esprimere il sindaco?
«Fratelli d’Italia, come ho già avuto modo di dire, ha il ruolo della responsabilità. Dobbiamo puntare ad un governo della città che non rappresenti un successo per un partito, ma per i cittadini. E questo risultato si può ottenere non con le prove di forza, ma facendo scelte realmente condivise. Dobbiamo evitare quanto avvenuto a Reggio Calabria e Cosenza. Noi non ci siamo certo sottratti alla responsabilità di proporre dei nomi capaci di rappresentare la nostra visione di città. Alcuni nomi, autorevolissimi, non hanno trovato per ragioni diverse condivisione da parte delle altre forze politiche. Ma noi abbiamo fin dall’inizio cercato di sondare la disponibilità di validi professionisti della città – faccio un nome su tutti, perché ampiamente ripreso dalla stampa, quello di Aldo Ferrara – che però non hanno accettato la sfida, in qualche caso per rispettabilissime ragioni personali, in altri casi avanzando resistenze all’idea di affrontare le difficoltà dell’amministrazione senza il supporto di una classe politica cittadina realmente all’altezza del compito. Anche questo deve farci riflettere sulla necessità che i partiti si impegnino sul tema della qualità della proposta, valorizzando le migliori esperienze ma anche puntando su un’azione rinnovamento che consenta di premiare capacità e competenze, e non solo la capacità di raccogliere consenso».

Però al tavolo alcuni nomi sono stati fatti, e tra questi anche quello di Valerio Donato, con cui lei ha notoriamente un ottimo rapporto.
«A Valerio Donato mi lega un rapporto di vera amicizia, lo stimo molto come persona e come professionista, questo è noto a tutti così come è evidente la distanza tra la nostra storia e le nostre posizioni politiche. Ed è anche evidente che, speculando su questo nostro rapporto di stima reciproca, qualcuno sta tentando un’operazione di discredito, che va ben oltre la fantapolitica, ora alimentando pettegolezzi, ora imbeccando alla stampa articolate analisi e gustosi retroscena, vuoi per provare a rallentare la crescita di Fratelli d’Italia, vuoi per coprire le proprie difficoltà. La cosa non mi preoccupa, perché questi meccanismi beceri di autoconservazione della vecchia politica, che la galanteria del tempo sta spazzando via, nulla contano davanti alla coerenza e alla trasparenza di Fratelli d’Italia e della sottoscritta, che quando ha assunto posizioni di rottura, per il bene della città, lo ha fatto alla luce del sole e assumendosene le responsabilità. Non sono stata certo io a fare il nome di Valerio Donato al tavolo, né io ad esprimere un interesse più o meno malcelato. Perché, nonostante riconosca le sue qualità e la sua autorevolezza, ritengo che l’azione amministrativa di un comune debba essere espressione non solo della capacità del singolo ma soprattutto di un sistema di valori e di un’idea di sviluppo della comunità che riflettono una precisa visione politica. Per questi motivi Fratelli d’Italia, in perfetta solitudine, ha detto no al governo guidato da Mario Draghi, e ha votato contro la rielezione del presidente Mattarella. Sarebbe originale che questa linea di estrema coerenza, di cui da modesta dirigente sono anche custode, venisse interrotta alle elezioni comunali di Catanzaro. Siamo impegnati per migliorare la qualità dell’amministrazione e dei suoi rappresentanti per dare a Catanzaro un governo all’altezza degli impegni che dovrà affrontare: ritengo che il centrodestra abbia al proprio interno risorse di grande prestigio e capacità da mettere a disposizione della città, con trasparenza e senza necessità di alchimie». (redazione@corrierecal.it)

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