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Rincari top in 20 anni a Cosenza e Reggio. Così la stangata dell’euro ha colpito la Calabria

L’analisi del Sole 24 Ore tra il 2002 e il 2021. La provincia bruzia è la più colpita nell’indice generale dei prezzi al consumo. In riva allo Stretto aumenti da record nelle bollette. E negli ulti…

Pubblicato il: 14/02/2022 – 12:27
Rincari top in 20 anni a Cosenza e Reggio. Così la stangata dell’euro ha colpito la Calabria

LAMEZIA TERME Energia e non solo. Negli 20 anni dell’Euro le bollette di gas e luce sono cresciute a ritmi costanti, ma è altrettanto vero che gli effetti dei rincari si sono visti (purtroppo) in tutti i campi. Nell’analisi pubblicata lunedì 14 febbraio dal Sole 24 Ore due province calabresi – Cosenza e Reggio Calabria – guidano la classifica dei rincari registrati tra il 2002 e il 2021 in alcuni settori strategici, inseriti nel paniere Istat. L’elaborazione del quotidiano di Confindustria accende diversi campanelli d’allarme. Il primo è, per certi versi, inaspettato. L’indice generale dei prezzi al consumo ha registrato un incremento del 31,6%: se questa è la media, il punto più alto della forbice è situato a Cosenza che, con un +47%, fa segnare rincari record rispetto alla quasi stabilità di Vercelli.
Ci sono altri settori nei quali la provincia bruzia ha segnato negli ultimi 20 anni un primato che pesa (troppo) nelle tasche dei cittadini: nel settore “Mobili, arredamento e servizi per la casa” i rincari nel Cosentino sono del 53,63% (la provincia meno colpita è invece Sassari con il 2,58%); per “Abbigliamento e calzature”, con un +56,6% in provincia di Cosenza cui fa da contrappunto il -12,2% di Vercelli. Aumenti record anche in una voce generica ma significativa come “Altri beni e servizi”, dove i rincari superano il 76%.

Per quanto riguarda, invece, le bollette è un’altra provincia calabrese a prendersi lo sgradito primato: gli aumenti a Reggio Calabria sono stati del 90,71% per “Abitazione, acqua, elettricità e combustibili”. Bollette quasi raddoppiate, dunque, tra il 2002 e il 2021. A differenza di Livorno, dove la stessa voce del paniere ha fatto segnare un -0,8%.

Gli aumenti degli ultimi dodici mesi

A questo trend consolidato si sommano gli aumenti degli ultimi dodici mesi, che rischiano di far saltare il banco per imprese e famiglie. Le offerte di gas monitorate da Arera, per una utenza domestica standard, sono cresciute del 60% e quelle dell’elettricità del 20 per cento. Il governo è ora al lavoro per contrastare questo fenomeno. Si cercano risorse per finanziare un nuovo decreto legge con l’obiettivo di contenere gli aumenti e tutelare maggiormente le famiglie a basso reddito e le imprese energivore. «Nel primo trimestre – ha detto il premier Mario Draghi venerdì scorso – c’è un rallentamento della crescita. Ci sono rischi sul prezzo dell’energia e sull’inflazione». 
Nel dettaglio, segnala il Sole 24 Ore, la spesa media annua proposta sul mercato tutelato per un’utenza domestica standard è passata da 980 a 1.578 euro da gennaio a dicembre 2021 per il gas naturale. E da 523 a 592 euro per l’elettricità. Per quanto riguarda il mercato libero a prezzo fisso, si è passati da 1.191,5 a 1.916 euro per il gas naturale e da 635 a 807 euro per un’utenza elettrica standard. (redazione@corrierecal.it)

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