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Crisi Ucraina, alcune forze russe rientrano alla base

Mezzi e uomini impegnati nelle esercitazioni sulla frontiera stanno ritirandosi. Sholz incontra Putin. Di Maio a Kiev

Pubblicato il: 15/02/2022 – 10:47
Crisi Ucraina, alcune forze russe rientrano alla base

MOSCA Alcune delle forze russe schierate per esercitazioni militari nei pressi della frontiera ucraina stanno rientrando alle loro basi, riferisce il ministero della Difesa di Mosca, citato dalla Tass.
«Unità dei distretti militari meridionali e occidentali, che hanno completato i loro compiti, hanno già iniziato a caricare i mezzi di trasporto ferroviari e terrestri e oggi inizieranno a rientrare alle proprie basi», ha dichiarato in una nota il generale maggiore Igor Konashenkov, portavoce della Difesa russa.
«Mentre le misure di addestramento al combattimento si avvicinano alla conclusione, le truppe, come sempre avviene, effettueranno marce combinate alle proprie basi permanenti», aggiunge Mosca.

Kuleba: «Siamo riusciti a impedire nuova escalation»

«Insieme ai nostri partner» occidentali, «siamo riusciti a impedire ogni nuova escalation da parte della Russia». Lo ha detto il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, dopo che Mosca ha annunciato l’avvio del ritiro di una parte delle sue truppe impegnate nelle esercitazioni al confine ucraino.

Incontro Germania-Russia

Intanto la Germania ha chiesto alla Russia di «ritirare le proprie truppe» schierate ai confini dell’Ucraina. Lo ha dichiarato la ministra degli Esteri tedesca Annalena Baerbock, nel giorno dell’incontro a Mosca tra il cancelliere Olaf Scholz e il presidente russo Vladimir Putin. «La situazione è particolarmente pericolosa e può degenerare in qualsiasi momento» e «noi dobbiamo utilizzare tutte le opportunità di dialogo per ottenere una soluzione pacifica», ha affermato la ministra Baerbock in una nota, sottolineando che «la responsabilità di una de-escalation è chiaramente dal lato della Russia, e spetta a Mosca ritirare le proprie truppe».

Le mosse dell’Italia

Anche l’Italia tenta la carta della diplomazia diretta per cercare una soluzione pacifica alla crisi dell’Ucraina: Di Maio arriva oggi a Kiev, mentre domani sarà in Russia.
Mentre ercoledì sera il presidente del Consiglio Mario Draghi sarà a Parigi per una cena di lavoro all’Eliseo. Lo comunica una nota di Palazzo Chigi. Al centro della cena «consultazioni e prospettive di impegno per il Sahel».

Per gli Usa ci sono segnali contrastanti

Segnali contrastanti sulla possibilità di un’intesa: Lavrov vede spiragli per un accordo con Usa e Ue, ma Blinken annuncia lo spostamento temporaneo da Kiev dell’ambasciata americana e la Cnn fa sapere che Zelensky è stato informato che il giorno dell’attacco russo sarà domani.
C’è stata «un’accelerazione drammatica» nel dispiegamento di forze russe al confine con l’Ucraina, ha detto il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, invitando «tutti gli americani ancora in Ucraina a lasciare il Paese immediatamente».
Alcune truppe russe vicino al confine con l’Ucraina hanno iniziato a muoversi in «posizioni da attacco». Lo riporta Cbs citando un funzionario americano, secondo il quale Mosca ha spostato parte dell’artiglieria a lungo raggio in posizione di tiro.

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