CROTONE Sparisce il vocabolo “sfiducia” dal documento dei consiglieri comunali di centrodestra. Oggi sono tornati a riunirsi i consiglieri comunali di centrodestra che, nelle scorse settimana, insieme ad altri rappresentanti dell’opposizione avevano annunciato di volere sfiduciare il sindaco di Crotone, Vincenzo Voce.
In verità la richiesta di convocazione di una apposita seduta di consiglio comunale è stata anche ufficialmente formalizzata. In questa richiesta di convocazione del Consiglio compare anche la firma di alcuni rappresentanti del centrodestra che hanno sottoscritto la nota di oggi. «Il fermento che sta caratterizzando lo scenario politico nazionale e di riflesso locale, impone delle riflessioni – si legge nella nota – all’esito della quali riteniamo fondamentale avviare un percorso comune tra gli esponenti di matrice moderata, come singoli soggetti istituzionali, associazioni e partiti, che, tralasciando qualsivoglia forma di estremismo, siano disponibili a seguire l’unica via percorribile oggi in Italia ed a Crotone e, pur nel rispetto della propria storia e delle proprie idee, abbandonando i vecchi rituali e le arcaiche liturgie che non ci appartengono e che ormai sono superate e desuete».
I firmatari del documento di oggi, sottolineano che «a Crotone si intende costruire ed essere l’alternativa al vecchio modo di fare politica e di amministrare, trovando tra di noi ed insieme a chi deciderà di condividere questo percorso, la giusta alchimia, cercando di riproporre lo schema che ci ha portato alla guida della Regione Calabria». Continuando aggiungono: «Dobbiamo superare un sistema che, in particolar modo a livello locale, ha dimostrato, negli ultimi anni, di non essere credibile ed all’altezza dei propri compiti».
Il sistema che non funziona è anche quello che ha visto governare la città prima dell’attuale amministrazione. I leader politici dell’amministrazione guidata da Ugo Pugliese oggi sono nel centrodestra. E’ evidente, quindi, che i firmatari della nota si rivolgono anche a loro. «Chiederemo al sindaco e alla sua Giunta – scrivono ancora – quali obiettivi si sono prefissi di raggiungere nel medio e lungo termine ed i tempi di verifica del loro operato, considerato che, con il cambio di soli due assessori, il sindaco ritiene di poter dare nuova linfa all’agire, sinora inconcludente, della propria squadra. Lo stiamo chiedendo da più tempo, senza alcuna risposta».
Nel prosieguo del documento i consiglieri chiedono «il rilancio della città» e fanno l’elenco degli interventi da realizzare nei vari quartieri. responsabile e matura per il bene della città e dell’intera comunità. Non vengono, quindi, risparmiate critiche severe all’esecutivo guidato da Voce, ma il termine “scioglimento” è sparito dall’agenda.
Il documento è stato firmato dai consiglieri Giuseppe Fiorino, Fabio Manica, Andrea Tesoriere, Fabiola Marrelli, Antonio Manica, Enrico Pedace, Mario Megna,Carmen Giancotti, Alessia Lerose, Vincenzo Familiari e Salvatore Riga. Rispetto a precedente riunioni si è aggiunta la presenza di Riga. Non sono stati, invece, invitati i consiglieri Antonio Megna, Danilo Arcuri e Fabrizio Meo che, domenica scorsa, hanno partecipato all’incontro del leader politici dei partiti del centrodestra che si è tenuto presso la Metalcarpenteria. Evidentemente anche questo rappresenta un segnale preciso per i leader amici (solo sulla carta). (redazione@corrierecal.it)
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