CATANZARO Salvatore Passafaro ha scelto di ritirare la sua candidatura al congresso provinciale di Catanzaro. La scelta, ufficializzata nelle scorse ore, filtra da fonti del Partito democratico. Su cinque congressi provinciali del partito, quattro dunque saranno unitari. Unico candidato per il congresso di Catanzaro resta dunque il sindaco di San Pietro a Maida Domenico Giampà. Passafaro ha ricoperto l’incarico di coordinatore dei circoli Pd del Capoluogo. E proprio dai circoli era arrivata l’indicazione della sua candidatura, ormai tramontata. Sempre dai circoli non si spengono i segnali di guerra nei confronti dei vertici dem. In una nota, cinque membri del coordinamento cittadino del Pd di Catanzaro spiega che, «se non si verificherà alcun fatto nuovo nelle prossime ore daremo indicazione ai sostenitori di Salvatore Passafaro di disertare i seggi elettorali e a Catanzaro città di ritirare la sola scheda per l’elezione del Segretario cittadino. Faremo appello alla Commissione di Garanzia nazionale. Valuteremo di proporre una opposizione innanzi alla Magistratura ordinaria».
La tensione, in realtà, pare già essere stemperata da una dichiarazione comune di Giampà e Passafaro. «Gli imminenti congressi devono rappresentare un momento di confronto costruttivo e di rilancio del Partito Democratico dopo un lungo periodo di commissariamento – scrivono –. Per questi motivi è necessario, da parte di tutti, uno sforzo di generosità per dare un nuovo assetto ad un partito che ha necessità di avere classi dirigenti nuove e rinnovate. Con questi obiettivi abbiamo deciso di arrivare ad un accordo unitario per favorire un percorso di crescita della comunità democratica e nello stesso tempo far emergere nuove energie provenienti dai vari territori della nostra provincia. L’attuale fase politica, particolarmente “delicata” anche per via delle elezioni nel capoluogo di Regione, impone un senso di responsabilità straordinario e la riscoperta di valori condivisi come l’unità e la collaborazione costruttiva tra militanti. Per questi motivi, negli ultimi giorni, dopo alcuni incontri abbiamo ritenuto necessario dare un segnale importante al nostro territorio, procedendo uniti in una direzione comune con l’unico interesse di rafforzare il partito e non commettere errori fatti in passato che hanno portato ad inutili divisioni interne. A tale scopo, concordando una giusta ed equa rappresentatività territoriale negli organismi di partito, abbiamo deciso di continuare insieme questo percorso, con la candidatura unitaria a segretario di Federazione per la provincia di Catanzaro di Domenico Giampà. Siamo certi che in questo modo l’intera area centrale della Calabria ne uscirà rafforzata, anche in vista delle prossime sfide elettorali.
Di tutt’altro tenore la posizione dei circoli del Pd della città di Catanzaro prima che arrivasse la nota congiunta. L’idea dei rappresentanti era quella di appellarsi alla commissione di garanzia nazionale ed eventualmente anche alla magistratura ordinaria. È la presa di posizione è contenuta in una lettera inviate alla presidente dell’assemblea regionale, Giusy Iemma, alla presidente della Commissione provinciale di garanzia per il congresso, Lidia Vescio ed al segretario regionale Nicola irto.
Nella missiva sottolineano che il «il sereno e trasparente percorso congressuale è stato però turbato da una serie di circostanze».
Il coordinamento cittadino del Pd di Catanzaro composto da Benincasa, Caligiuri, Puzzonia, Rotella e Signoretti aveva «sollecitato Salvatore Passafaro a candidarsi alla segreteria provinciale del Pd, al fine di portare a compimento un percorso, che data da due anni, avente due obiettivi. Il primo era quello di valorizzare il lavoro fatto a Catanzaro per una nuova metodologia della militanza politica che partisse dai circoli, dalla gente, dai simpatizzanti e che da più parti è stata riconosciuta come un “laboratorio politico” in assonanza a quanto sostenuto continuamente dal Segretario del partito. Il secondo – riporta la nota dei segretari dei circoli cittadini – era quello di restituire al Pd del capoluogo della provincia e della regione un ruolo che non ha mai avuto nell’ultimo decennio e per rinforzare il ruolo di riferimento che il Pd ha acquisito da molti mesi nell’ambito del centrosinistra anche in vista delle elezioni comunali».
Poi passano ad analizzare le anomalie lungo il percorso. «Dopo aver presentato il 13 gennaio, data di scadenza, la candidatura di Passafaro, al tempo unica, abbiamo appreso poche ore dopo che, era stato deciso un rinvio con motivazioni fragili come il carico di lavoro per la commissione. Ciò poteva giustificare forse un rinvio del congresso ma non certo delle scadenze per le candidature». Ed ancora, «è avvenuta poi una strana modifica nella quantità e nella composizione della Commissione di garanzia con l’aggiunta di un componente» che «cosi modificata ha poi proceduto, dopo un primo annullamento, a cambiare i sub collegi per come erano stati definiti molte settimane prima dallo staff del Commissario e da questi deliberati e che la Commissione non aveva il potere di cambiare».
Infine, «pare poi che componenti della commissione, senza dimettersi, abbiano firmato la candidatura di un candidato rendendo “ipso facto” nulla ogni successiva deliberazione della commissione stessa».
«È ben evidente allora che non sussistono più le condizioni di serenità e trasparenza per affrontare un confronto civile – sottolineano i segretari nella nota – che non faccia trascinare veleni e riserve. La nostra richiesta è allora che si azzeri il percorso per il congresso provinciale, che si individui una nuova commissione da tutti condivisa e davvero di garanzia e che si riprenda una strada dignitosa per un nuovo Pd in Calabria e a Catanzaro».
L’appello è rivolto alla presidente dell’assemblea regionale, alla presidente della commissione di garanzia per il congresso e al segretario regionale, «finora silenti, affinché intervengano al fine di arrestare la procedura congressuale provinciale. Un gruppo dirigente provinciale nato con procedure discutibili non è il miglior viatico per un partito davvero nuovo. Se non si verificherà alcun fatto nuovo nelle prossime ore – concludono – daremo indicazione ai sostenitori di Salvatore Passafaro di disertare i seggi elettorali e a Catanzaro città di ritirare la sola scheda per l’elezione del Segretario cittadino. Faremo appello alla Commissione di Garanzia nazionale e valuteremo di proporre una opposizione innanzi alla magistratura ordinaria».
x
x