CROTONE Il fenomeno migratorio che interessa le coste ioniche delle Calabria e che nel mese di gennaio sembrava assopito, si è ridestato negli ultimi giorni, contrastato tuttavia da una efficace attività repressiva ove emerge nel suo ruolo di polizia del mare la componente aeronavale del Corpo della Guardia di Finanza, rappresentata in Calabria dal Reparto Operativo Aeronavale di Vibo Valentia nelle sue articolazioni operative collocate opportunamente lungo la costa regionale, che ha conseguito con incisività, la maggior parte dei risultati raggiunti contro i trafficanti a bordo delle imbarcazioni, e che opera in piena sinergia con le Capitanerie di Porto in mare, la Polizia di Stato e i Carabinieri a terra, senza contare i vari enti che, coordinati dalle prefetture, consentono una gestione efficiente dei migranti senza rischi per la cittadinanza.
L’attività di servizio, iniziata nella serata di ieri e conclusa alle primissime ore del 16 febbraio nel porto di Crotone, è stata il culmine di una intensa attività di prevenzione dei traffici illeciti posta in essere in modo integrato e coordinato sia dai reparti costieri del Reparto Operativo Aeronavale di Vibo Valentia, sia dai velivoli specializzati coordinati dal Comando Operativo Aeronavale di Pomezia, ma anche dagli assetti aerei e navali gestiti dalla Agenzia Europea della guardia di frontiera (Frontex), nel corso di tutto il passato fine settimana, che ha portato al controllo di numerose imbarcazioni.
Allertati dalla ricognizione aerea, i militari della Sezione Operativa Navale della Guardia di Finanza di Crotone, presidiando con una unità navale veloce la costa nel punto di probabile avvicinamento, in questo caso la zona compresa fra Capo Rizzuto e Capo Cimiti, hanno intercettato, affiancato e bloccato in sicurezza a poche miglia da Capo Rizzuto un monoalbero di una quindicina di metri battente bandiera polacca, partito qualche giorno fa presumibilmente dai lidi turchi, che imbarcava 98 migranti di origine afgana, egiziana, irachena, iraniana, siriana e turca fra di essi 50 minori. Preso il controllo dell’imbarcazione, constatato che vi erano le condizioni di sicurezza per condurla al porto di Crotone, hanno quindi scortato la barca a vela, su cui erano saliti, come d’uso, i finanzieri, per assicurarsi delle condizioni delle persone e che la navigazione avvenisse senza problemi sino agli ormeggi di Crotone.
Nella rotta di avvicinamento è intervenuto anche un pattugliatore veloce del Gruppo Aeronavale della Guardia di finanza di Taranto, che ha operato perché le operazioni fossero condotte ai massimi livelli di sicurezza. Giunti in porto i migranti sono stati consegnati alle autorità preposte all’accoglienza già allertati e pronti e la barca è stata sequestrata e messa a disposizione dell’autorità giudiziaria.
L’immigrazione clandestina via mare sulle coste joniche è uno dei fenomeni illeciti che impegna maggiormente le aliquote operative sul mare della Guardia di Finanza in regione. Al termine delle indagini condotte dai militari della Sezione Operativa Navale della GdF di Crotone sono stati fermati, fra gli adulti a bordo, 3 trafficanti turchi.
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