CAGLIARI È iscritta nel registro degli indagati con l’ipotesi di omicidio la 64enne Floriana Cojana, cagliaritana ma da tempo resistente a Barrali, moglie di Antonangelo Lecca, il 56enne scomparso ai primi dell’anno e ritrovato privo di vita il 10 gennaio scorso in un torrente in località Bau Mannu, sempre nel piccolo comune del Sud Sardegna.
Dopo l’apertura del fascicolo – come anticipato dall’Unione Sarda – la pm Diana Lecca ha assegnato le indagini al Nucleo investigativo dei Carabinieri di Cagliari che hanno eseguito le perquisizioni e sentito i testimoni, indagando poi la donna che ha nominato come proprio difensore l’avvocata Valeria Pau.
A fugare ogni dubbio sul fatto che l’allevatore fosse stato ucciso sarebbe stata l’autopsia effettuata dal medico legale Roberto Demontis: sul corpo del 56enne sono state trovate tre ferite e fratture craniche non compatibili con il luogo del rinvenimento.
Tra le ipotesi iniziali c’era stata quella che l’uomo fosse caduto dalla bicicletta, trovata poco distante, e che poi il corpo fosse stato spinto dalla corrente, così da rendere più complicata sia la datazione del decesso che il punto della caduta accidentale. Ma sono proprio le fratture e le ferite segnalate sul cadavere di Antonangelo Lecca ad aver convinto gli inquirenti ad ipotizzare la morte violenta dell’uomo.
Gli investigatori hanno così iniziato a scavare nella vita della vittima, scoprendo che più volte era finito nei guai con la giustizia proprio per maltrattamenti sulla moglie. L’ultimo appena tre mesi e mezzo prima di sparire nel nulla ed essere ritrovato senza vita: era stato denunciato perché Fiorella Cojana era stata ricoverata al Brotzu con lesioni al viso, raccontando poi che le erano state inferte con un bastone dal marito. Altri interventi dei carabinieri, sempre per presunte aggressioni sulla moglie, risalgono ad anni precedenti.
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