LAMEZIA TERME Le perquisizioni sono ancora in fase di esecuzione ma i militari della Guardia di finanza di Catanzaro, col supporto dell’unità cinofila, stanno disvelando scenari inquientanti.
Oltre un milione di euro, in banconote raccolte in mazzette da 50 e 100 euro, sono stati trovati, in Calabria, nel magazzino della suocera di Claudio Arpaia, uno degli imprenditori finiti ai domiciliari in seguito all’esecuzione dell’ordinanza di misure cautelari emessa dal gip di Lamezia Terme, Francesco De Nino, nell’ambito dell’operazione antiricilaggio denominata “Boccaccio”, coordinata dalla Procura di Lamezia Terme. Sono finiti ai domiciliari gli imprenditori Claudio Arpaia, già presidente della Vigor Lamezia, e la moglie Annamaria Del Gaudio, Armon Rossi, un consulente finanziario milanese, e Mauro Armani, imprenditore operante nel Trentino. Per quanto riguarda le perquisizioni, nel caso appena descritto il cane ha fiutato il denaro in un armadio nel quale sono stati trovati due trolley da viaggio stracolmi di denaro contante.
Al momento sono ancora in corso perquisizioni locali, personali e informatiche in Calabria, Lombardia, Trentino Alto Adige e Campania.
Il procedimento penale, tuttora pendente in fase investigativa, è stato avviato a seguito dell’approfondimento, da parte dell’Agenzia delle Entrate, di una sospetta operazione di “Voluntary Disclosure”, posta in essere da un imprenditore lametino, il quale ha fatto rientrare in Italia 500.000 euro investiti in banche maltesi per mezzo di una società con sede nelle Isole Vergini. (ale. tru.)
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