ROMA La seconda sezione della Corte di Cassazione ha annullato senza rinvio la condanna a 7 anni e 6 mesi di reclusione pronunciata dalla Corte di Appello di Catanzaro nei confronti di Nino Cerra (difeso dagli avvocati Aldo Ferraro e Lucio Canzoniere), per due episodi di danneggiamento a colpi di arma da fuoco, e dei connessi reati di detenzione e porto di armi da fuoco in luogo pubblico, commessi ai danni di altrettante attività commerciali di Lamezia Terme nel dicembre del 2011.
La sentenza della Cassazione interviene in una complessa vicenda giudiziaria nella quale l’imputato aveva ricusato il presidente del collegio di Appello per essersi incidentalmente espresso, in altra vicenda giudiziaria, nei confronti di altro imputato, sul merito dei reati oggi contestati a Nino Cerra.
L’iniziale rigetto della dichiarazione di ricusazione consentì la conclusione del giudizio di appello nei confronti del Cerra, che portò alla conferma della condanna irrogata nei suoi confronti dal giudice di primo grado a 7 anni e 6 mesi di reclusione e 1.800 euro di multa. Nel frattempo, però, la Corte di Cassazione ha accolto il ricorso dei difensori riguardo al rigetto della ricusazione del giudice di appello, affermando l’incompatibilità di quel giudice a comporre il collegio giudicante, che nel frattempo aveva tuttavia pronunciato sentenza di appello.
Sentenza di appello che è stata ora annullata senza rinvio dalla Corte di Cassazione, per essere stata emessa da un giudice la cui ricusazione è stata, nel frattempo, accolta.
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