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La polemica

Torromino: «A Crotone qualcuno gioca ad avere proprie postazioni»

Attacco del parlamentare di Forza Italia contro alcuni consiglieri comunali: «Fare squadra significa abbandonare la cultura dell’io e parlare di noi»

Pubblicato il: 18/02/2022 – 17:24
di Gaetano Megna
Torromino: «A Crotone qualcuno gioca ad avere proprie postazioni»

CROTONE «A mio avviso, a Crotone, esistono forze terze che approfittando della buona fede di molti consiglieri sottopongono alla firma di costoro comunicati stampa dai toni e dalle prospettive auliche ma che realmente si tramutano in una spicciola richiesta futura di postazioni personali». Entra pesantemente in campo il parlamentare crotonese di Forza Italia, Sergio Torromino. Il campo è quello della polemica scoppiata a Crotone che vede posizionati, su fronti opposti, i leader dei partiti del centrodestra e i consiglieri comunali che si riconoscono nello stesso schieramento.
Torromino che, tra l’altro, ricopre anche la carica di coordinatore provinciale di Forza Italia, sta nello schieramento dei partiti. Consiglieri e dirigenti politici si comportano, quindi, da separati in casa e dialogano solo a colpi di comunicati stampa.
Il parlamentare, sino ad oggi, aveva mantenuto un profilo basso e non aveva mai replicato alle uscite pubbliche dei consiglieri. Oggi, ha rotto gli indugi e punta il dito, senza fare nomi, contro qualcuno che sta dall’altra parte del campo e si adopererebbe per «una spicciola richiesta di postazioni personali». Forse il suo bersaglio potrebbe essere uno di quelli che, in momenti diversi, ha partecipato agli incontri dei due schieramenti (dirigenti politici e consiglieri comunali). Nella nota diffusa oggi, Torromino scrive: «Corre l’obbligo, politico ed istituzionale, ricordando a tutti il ruolo di parlamentare che ricopro principalmente per il territorio crotonese, puntualizzare circa le varie interpretazioni che dovrebbero portare, sulla carta, alla costruzione di un centro destra forte. Occorre precisare che il sottoscritto è politicamente più giovane di molti consiglieri comunali e non, che vantano un pedigree generazionale di presenza consiliare».
Qual è il risultato conseguito dalle «forze terze»? Alla sua domanda, Torromino risponde così: «È criticare chi sta cercando di far emergere un ruolo Politico e della Politica a scapito dei singoli principati o monarchie. Sono io per primo convinto che si debba riproporre lo schema che ci ha portato alla guida della Regione Calabria». «E se così è, – aggiunge – parliamoci chiaro, perché criticare chi del territorio ha sostenuto la vittoria di Occhiuto? La mia non è una difesa d’ufficio, è una constatazione di fatto!».
I consiglieri comunali fanno spesso riferimento all’elezione di Sergio Ferrari alla carica di presidente della Provincia, attribuendosene anche il merito. A questo proposito, Torromino scrive: «Per la Provincia e per chi vuol far passare un messaggio differente, la vittoria di Ferrari è anche frutto del mio sostegno e della mia condivisione politica ed amministrativa che ha visto eletti consiglieri di Forza Italia. In questo nessuno può smentire e se qualcuno volesse farlo sono disposto a sostenere la mia tesi pubblicamente».
Proseguendo nel suo attacco frontale, scrive: «Posso fare un lungo elenco di persone, situazioni e colpi bassi ma non è nel mio stile; il dileggio non mi appartiene. Ritengo invece fondamentale che bisogna recuperare la nostra dignità territoriale».
Secondo Torromino, «singolarmente nessuno è in grado di poterlo fare, in squadra è una partita fondamentale che possiamo giocare. Spero che ogni eletto possa capirlo liberamente senza affidarsi a persone che, volendo togliersi qualche sassolino, stanno creando ad arte un marasma che porta solo vantaggio a coloro che stanno fuori dal territorio e favorisce nel contempo gli stessi gruppi di potere».
Ma chi si avvantaggia fuori del territorio. Torromino non lo dice, ma negli ambienti del centrodestra crotonese di parla di «eminenze grigie» che risiedono a Vibo Valentia. Prima di concludere il parlamentare fa l’elenco delle battaglie da lui affrontate in favore del Crotonese. «La maturità politica di tutti noi – conclude- è dimostrare ai cittadini ed elettori che sappiamo raggiungere obiettivi e gli obiettivi passano dall’avere gente del territorio quali rappresentanti nelle istituzioni. Fare squadra significa abbandonare la cultura dell’io e parlare di noi, quindi del rispettare i ruoli della Politica e costruire gruppi di persone che hanno una visione comune di proiezione futura del territorio. Siamo pronti per questo? io ci sono! ». (redazione@corrierecal.it)

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