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La decisione

Tribunale di Lamezia: «Indennità corrisposte a medici non vanno restituite»

I giudici del Lavoro hanno accolto il ricorso di due sanitari del 118 contro l’Asp di Catanzaro che pretendeva le somme indietro. Esposito (Fismu): «Sentenza che fa giustizia»

Pubblicato il: 18/02/2022 – 18:48
Tribunale di Lamezia: «Indennità corrisposte a medici non vanno restituite»

CATANZARO «Fatta Giustizia! Il tribunale dà ragione a due medici del 118 convenzionati che hanno ricevuto una indennità prevista dall’accordo di lavoro e che l’Azienda Sanitaria di Catanzaro dopo diversi anni pretendeva che fosse restituita, secondo una diversa, e restrittiva, interpretazione del contratto (parliamo di cifre tra i 47mila e gli 89mila euro circa)». Così Francesco Esposito, segretario nazionale di Federazione Italiana Sindacale Medici Uniti-Fismu (affiliata Cisl Medici), commenta la sentenza della Sezione lavoro di Lamezia Terme, sul ricorso fatto da due medici del 118, assistiti dall’avvocato Gianfranco Barbieri contro l’Asp di Catanzaro.
«Nella sentenza – continua Esposito – si rispedisce al mittente questo tipo di iniziative delle Aziende Sanitarie contro i medici del settore. Citiamo uno dei passaggi, dove si evince come venga ‘respinta la domanda riconvenzionale spiegata dall’ASP di Catanzaro al fine di ottenere la restituzione delle somme corrisposte a titolo di indennità aggiuntiva sulla retribuzione feriale a decorrere dall’anno 2010, tenuto conto che la normativa emergenziale non consente di operare alcuna distinzione in tal senso’. E anche per questo motivo la giudice stabilisce che “accoglie il ricorso per quanto di ragione e, per l’effetto, dichiara l’irripetibilità delle somme percepite dai ricorrenti a titolo di indennità aggiuntiva, anche sulla retribuzione feriale, ex art. 29 dell’AIR 2006 a decorrere dall’anno 2010, ordinando all’ASP di Catanzaro di restituire gli importi eventualmente trattenuti a tale titolo, oltre interessi legali e rivalutazione monetaria dal dovuto all’effettivo soddisfo».
«Fatta giustizia – conclude Esposito – come Fismu siamo soddisfatti per la decisione del Tribunale, per il lavoro dell’avvocato Gianfranco Barbieri, ma soprattutto per la serenità dei due colleghi».

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