COSENZA Il Tribunale di Catanzaro ha emesso la sentenza in merito alla posizione degli imputati che hanno optato per il rito abbreviato e coinvolti nel processo scaturito dall’inchiesta denominata “Overture” (LEGGI QUI). Il procedimento è legato a presunte estorsioni, danneggiamenti, intimidazioni e reati contro la persona ed il patrimonio commessi a Cosenza e nei comuni dell’hinterland.
La mala cosentina – secondo gli investigatori – avrebbe messo le mani sui lavori di ampliamento dell’Ospedale “Annunziata”, sugli interventi di ammodernamento del sistema di illuminazione del campus universitario Unical di Rende e sulle opere di restauro del Convento di San Francesco di Paola a Spezzano della Sila, attraverso una intensa attività estorsiva nei confronti delle imprese assegnatarie dei lavori. Al termine della Camera di Consiglio, il giudice Ferraro ha condannato Sergio Raimondo a 17 anni, Emanuele Apuzzo a 6 anni e assolto Francesco Grupillo (Difeso dall’avvocato Franz Caruso).
Francesco Grupillo – secondo quanto emerso e ricostruito nel corso delle indagini – avrebbe accompagnato un altro soggetto coinvolto nell’inchiesta ad un appuntamento, rimanendo in disparte rispetto alla richiesta estorsiva rivolta alla vittima del racket. Nei confronti di Grupillo, non sono stati rilevati elementi da cui desumere una sua compartecipazione morale al fatto di reato. (f.b.)
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