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Ucraina, Biden agli alleati: «Putin ha già deciso l’attacco»

Discorso del presidente degli Stati Uniti sullo sviluppo della crisi: «Pronti a rispondere»

Pubblicato il: 19/02/2022 – 7:34
Ucraina, Biden agli alleati: «Putin ha già deciso l’attacco»

WASHINGTON «Abbiamo motivo di credere che le forze russe stanno progettando di attaccare l’Ucraina nei prossimi giorni. Riteniamo che prenderanno di mira la capitale Kiev, una città abitata da 2,8 milioni di cittadini innocenti». Così il presidente degli Stati Uniti Joe Biden dalla Casa Bianca si è presentato ancora una volta davanti alle telecamere e con un breve discorso per aggiornare sugli sviluppi della crisi ucraina, spiegando di basare la sua convinzione su «significative risorse di intelligence».
Il presidente americano lascia però aperta la porta al negoziato con Mosca: «La Russia può ancora scegliere la diplomazia. Non è troppo tardi per una de-escalation e per tornare al tavolo negoziale. La diplomazia è sempre una possibilità».

«Siamo rimasti uniti»

Prima Biden ha contattato gli alleati nel Nord America e in Europa. «Nonostante il tentativo della Russia di dividerci gli Usa e i suoi alleati sono rimasti uniti: abbiamo visto un messaggio impressionante di unità, determinazione e decisione», ha sottolineato. «Stiamo parlando apertamente e ripetutamente dei piani russi non perché vogliamo una guerra, ma perché stiamo facendo tutto ciò che è nelle nostre possibilità per eliminare ogni ragione che la Russia potrebbe addurre come pretesto per l’invasione», ha detto.
«Vediamo sempre ripetute violazioni del cessate il fuoco»
Biden è poi tornato ad attaccare la “disinformazione” della Russia: «Vediamo ripetute violazioni del cessate fuoco con il tentativo Russia di provocare l’Ucraina nel Donbass». «Noi – ha aggiunto – continuiamo a vedere una sempre maggiore disinformazione su un massiccio attacco di Kiev» alle auto-proclamate repubbliche separatiste. «Ma semplicemente non ci sono testimonianze” in proposito «e sfida il buonsenso credere che l’Ucraina scelga questo momento con 150 mila soldati al confine per una escalation» militare.

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