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«Uniti e compatti contro chi aggredisce i pubblici amministratori»

Calabrese, sindaco di Locri e presidente della Commissione Legalità dell’Anci Calabria, incontra il primo cittadino di Dasà Scaturchio vittima di un’aggressione nei giorni scorsi

Pubblicato il: 19/02/2022 – 17:38
«Uniti e compatti contro chi aggredisce i pubblici amministratori»

«Non si può rimanere indifferenti davanti ad inaudite ed ignobili forme di violenza quali quelle subite dal sindaco di Dasá Raffaele Scaturchio». Lo scrive su facebook il sindaco di Locri e presidente della Commissione Legalità e Scurezza dell’Anci Calabria, Giovanni Calabrese, che oggi ha incontrato il sindaco di Dasà Raffaele Scaturchio, vittima di un’aggressione nei giorni scorsi, insieme al sindaoo di Vibo Valentia Maria Limardo. «I sindaci – aggiunge Calabrese – sono missionari al servizio delle proprie comunità e non possono essere oggetto della follia di balordi e scalmanati. Anci Calabria ribadisce ferma condanna per la vile e brutale aggressione perpetrata nei confronti del sindaco di Dasà. Oggi, nella qualità di presidente della Commissione Legalità e Sicurezza di Anci Calabria, insieme al sindaco di Vibo Maria Limardo, sono stato a Dasà a fare visita al sindaco Raffaele Scaturchio e allaAmministrazione comunale per dire che non sono soli e per rinnovare la vicinanza e solidarietà del presidente Anci Calabria Marcello Manna e di tutti i sindaci della Calabria. Un grazie alle forze dell’ordine e all’Arma dei Carabinieri che hanno prontamente individuato gli autori di questa incredibile e scellerata azione di violenza nei confronti del primo cittadino di Dasà e che si apprestavano ad aggredire anche il Sindaco di Acquaro Giuseppe Barilaro. I carabinieri di Arena – ricorda Calabrese – erano stati oggetto a settembre di una violenta e ingiustificata aggressione ed avevano ricevuto la solidarietà dei due sindaci entrati oggi nella mente di gente squallida e pericolosa che pensa di poter applicare la legge della giungla. Oggi gli aggressori sono stati posti agli arresti domiciliari, provvedimento troppo leggero per i reati che hanno commesso nei confronti delle Istituzioni e quindi dell’intera collettività. Contro questa gente e qualsiasi forma di violenza i sindaci calabresi sono uniti e compatti».

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