«Idee per rendere Catanzaro più accogliente»

Cosa fa un sindaco? La legge gli attribuisce competenze che interessano la popolazione e il territorio. Come dire, i servizi alla comunità, l’assetto e l’utilizzo del territorio. Ed è quello che l’avvocato Aldo Casalinuovo ha dimostrato di voler fare se sarà lui il prossimo Sindaco di Catanzaro.
Tra i compiti “brillano” il Bilancio, il decoro urbano (dunque anche i rifiuti) che produce gli effetti più visibili (vedi i sacchetti di spazzatura abbandonati sui marciapiedi di talune strade, tra le quali brillano quelli di via Buccarelli), il trasporto pubblico, la pianificazione urbanistica, l’edilizia popolare che investe anche il settore dei servizi sociali e, infine, l’edilizia pubblica che riveste uno degli aspetti importanti. Pertanto il pensiero corre veloce ai candidati a Sindaco di Catanzaro o, almeno, a quelli che hanno finora manifestato l’intenzione di presentarsi al prossimo appuntamento elettorale.
Senza scendere in polemiche, è da riconoscere che fino al momento uno solo dei candidati a sindaco ha avvertito il bisogno di rivolgersi agli elettori con un programma concreto di lavori da fare in città per renderla più efficiente e, dunque, accogliente.
L’avvocato Aldo Casalinuovo dimostra pragmatismo! In una sala gremita di pubblico ha posto il quesito di come rendere efficiente e accogliente Catanzaro illustrando la sua idea di come restituire ai suoi concittadini la piazza più importante del centro storico: Piazza Rossi, oggi utilizzata a parcheggio.
L’idea prevede la realizzazione di un grande parcheggio interrato in modo da restituire la piazza ai cittadini. Una proposta che tecnicamente è illustrata e sostenuta da due tecnici: l’ingegner Giovanni Laganà, dirigente del settore “Grandi opere” del Comune di Catanzaro, e l’architetto Maurizio Frangipane, noto progettista di parcheggi interrati. Il loro contributo ha dato importanza tecnica e reso “giustizia” all’idea di Casalinuovo, grazie alla quale la più importante piazza del centro storico della Città potrà essere restituita ai catanzaresi; senza contare che dall’iniziativa può trarre vantaggi anche il commercio, settore che da tempo è diventato pressoché asfittico.
Polemiche a parte, considerato che di fatto si è già in campagna elettorale, l’idea di rendere Catanzaro più accogliente, checché se ne dica, rimane la più sentita dalla stragrande maggioranza della popolazione che, da tempo, invoca e si aspetta che, dopo un ventennio, qualcosa di importante si cominci a fare per la Città che, è bene ricordare, è il capoluogo della Calabria.
Ma già, com’era da attendersi, sulla proposta cominciano ad accendersi i lumicini dell’opposizione che, sposando il dissenso fine a sé stesso, avversa l’idea di rendere Catanzaro più accogliente, preferendo rimanere ancorata ad una gestione pressoché “apatica” più che riconoscere che l’idea è encomiabile. Basti considerare cosa sono riusciti a realizzare a Reggio Calabria e, ancora di più dal punto di vista urbanistico, a Cosenza.
Com’era da attendersi sull’idea di Casalinuovo è cominciato ad addensarsi il dissenso politico, soprattutto di quanti, non avendo argomenti alternativi da proporre, ritengono che si possa “fare politica” utilizzando giustificazioni improprie con le quali tendono a contrastare l’idea di Casalinuovo. Cose che non avvengono neppure nei più piccoli comuni della Calabria. E lo si fa con argomentazioni indefinibili, volatili, prive di capacità logica che, per fortuna, si autodefiniscono.
*giornalista