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L’inchiesta

Operazione Waterfront, chiesto il processo anche per Furgiuele

Il deputato leghista figura tra i 50 imputati per i quali la Dda reggina ha invocato il rinvio a giudizio

Pubblicato il: 21/02/2022 – 22:22
Operazione Waterfront, chiesto il processo anche per Furgiuele

REGGIO CALABRIA Avrà inizio il prossimo 11 aprile, nell’aula bunker di Reggio Calabria, l’udienza preliminare relativa al procedimento “Waterfront” che vede indagate 50 persone. Tra queste anche imprenditori e pubblici ufficiali tutti ritenuti responsabili, a vario titolo, dei reati di associazione per delinquere finalizzata alla turbativa d’asta, frode in pubbliche forniture, truffa aggravata per il conseguimento di corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio. 
Tra gli imputati anche il deputato della Lega Domenico Furgiule, accusato di turbativa d’asta in concorso per avere turbato una gara d’appalto avente ad oggetto “Lavori di realizzazione di un eliporto a supporto dell’ospedale di Polistena Santa Maria degli Ungheresi”. L’operazione Waterfront è scattata il 28 maggio 2020 e ha portato a 63 misure cautelari. Secondo l’accusa, l’indagine prende di mira un cartello illecito composto da molteplici imprese, capace di aggiudicarsi – attraverso turbative d’asta aggravate dall’agevolazione mafiosa – almeno 22 gare ad evidenza pubblica, in sistematica frode ai danni della Regione Calabria e della Comunità Europea.
Secondo l’accusa fondi comunitari (Pisu) piuttosto che essere destinati ad una riqualificazione del waterfront di Gioia Tauro, hanno consentito un ingente lucro ai danni degli enti pubblici interessati.
La Procura di Reggio ha individuato 15 persone offese: l’Anas, La Regione Calabria; i Comuni di Reggio Calabria, Gioia Tauro, Rosarno, Siderno, San Giorgio Morgeto, Galatro, Dragoni (Grotteria), Maropati, Gerace, Polistena, Drosi, Seminara; Il Parco nazionale d’Aspromonte.

L’inchiesta

L’inchiesta che ha portato alle richieste di rinvio a giudizio, coordinata dal Procuratore della Repubblica Giovanni Bombardieri, dal procuratore aggiunto Gaetano Paci e dai sostituti Nicola De Caria e Giulia Scavello, è scaturita da un’indagine condotta dalla Guardia di finanza che ha riguardato 22 gare d’appalto, per un importo complessivo di circa 100 milioni di euro, che, secondo l’accusa, sarebbero state truccate.
Secondo il Comando provinciale di Reggio Calabria della Guardia di finanza e lo Scico, ci sarebbe stato un vero e proprio «cartello criminale – è detto nel capo d’imputazione – composto da imprenditori e pubblici ufficiali ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata alla turbativa d’asta aggravata dalle modalità mafiose, frode nelle pubbliche forniture, corruzione ed altri reati».

Le accuse a Furgiuele

All’epoca, la Dda notificò un avviso di garanzia all’onorevole Furgiuele che, nella qualità di rappresentante legale della società “Terina”, avrebbe partecipato ad una gara d’appalto nell’ambito delle procedure della quale i magistrati hanno trovato tracce di presunti accordi illeciti in un computer di un altro indagato. Si trattava, in particolare, della gara d’appalto sui lavori per la realizzazione dell’eliporto dell’ospedale di Polistena.
Il parlamentare, secondo l’accusa, avrebbe messo a disposizione la sua società «per la presentazione di un’offerta concordata con altre imprese partecipanti al cartello al fine di condizionare il risultato in loro favore».

I nomi degli indagati che rischiano il processo

La Distrettuale antimafia reggina al termine di quelle indagini ha chiesto il rinvio a giudizio di 50 imputati. Ed in particolare:
• Andrea Amato, 63 anni di Alcamo;
• Luigi Bagalà, 76 anni di Gioia Tauro;
• Vincenzo Bressi, 58 anni di Badolato;
• Alessandra Campisi, 57 anni di Reggio Calabria;
• Gaspare Castiglione, 51 anni di Polistena;
• Francesco Ciambriello, 65 anni di Airola (Benevento);
• Antonio Cilona, 41 anni di Vibo Valentia;
• Sergio Cittadini, 78 anni di Roma;
• Domenico Coppola, 41 anni di Gioia Tauro;
• Walter Cosenza, 50 anni di Vibo Valentia;
• Antonio Crea, 60 anni di Gioia Tauro;
• Caterina De Giuseppe, 42 anni di Reggio Calabria;
• Fabio Di Mario, 40 anni di Ardea (Roma);
• Caterina Eloquente, 55 anni di San Giorgio a Morgeto;
• Francesco Fedele, 38 anni di Varapodio;
• Santo Fedele, 68 anni di Varapodio;
• Giovanni Fiordaliso, 44 anni di Reggio Calabria;
• Gianluca Fiore, 40 anni di Pedivigliano (Cosenza);
• Domenico Furgiuele, 39 anni di Lamezia Terme;
• Michele Gabriele, 60 anni di Gioia Tauro;
• Santo Gagliostro, 39 anni di Palmi;
• Domenico Gallo, 66 anni di Bovalino;
• Luca Giachetti, 65 anni di Roma;
• Iacopo Granchi, 42 anni di Volterra (Pisa);
• Marzia Granchi, 58 anni di Montecatini;
• Rossano Granchi, 50 anni di Volterra (Pisa);
• Angelo Sebastiano Locatelli, 44 anni di Palmi;
• Giuseppe Loprete, 66 anni di Taurianova;
• Leonardo Maiolo, 46 anni di Arena;
• Francesco Mangione, 54 anni di Gioia Tauro;
• Mattia Mattogno, 36 anni di Pelestrina (Roma);
• Domenico Maugeri, 55 anni di San Giorgio Morgeto;
• Filippo Migliore, 61 anni di Cammarata (Agrigento);
• Angela Nicoletta, 58 anni di Gioia Tauro;
• Giovanni Oliveri, 46 anni di Seminara;
• Antonino Papalia, 76 anni di San Cristina d’Aspromonte;
• Mirko Pellegrini, 44 anni di Frascati;
• Alessandro Piccirilli, 49 anni di Roma;
• Francesco Pileggi, 31 anni di Maida;
• Pietro Pileggi, 44 anni di Maida;
• Igor Fortunato Pisano, 48 anni di Corigliano-Rossano;
• Bruno Polifroni, 55 anni di Varapodio;
• Antonino Quattrone, 49 anni di Cardeto;
• Giovanni Romano, 42 anni di Mileto;
• Vittorio Tripodi, 58 anni di Gioia Tauro;
• Francesca Trunfio, 54 anni di Cardeto;
• Cristiano Zuliani, 42 anni di Roma;
• Luciano Zurzolo, 51 anni di Benestare.

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