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«In Calabria maggioranza granitica anche se a Roma dovessero esserci sconquassi»

Intervista al senatore Giuseppe Mangialavori, coordinatore di Forza Italia in Calabria. «Escludo che il momento difficile a Roma avrà effetti sul centrodestra regionale. Straordinario l’avvio di Oc…

Pubblicato il: 22/02/2022 – 15:07
di Antonio Cantisani
«In Calabria maggioranza granitica anche se a Roma dovessero esserci sconquassi»

CATANZARO «Il presidente Occhiuto può contare su una maggioranza granitica che rimarrà tale anche se a Roma dovessero succedere sconquassi». Così il senatore e coordinatore regionale di Forza Italia, Giuseppe Mangialavori, legge l’attuale fase politica, dopo le trattative per il Quirinale che hanno messo a dura prova l’unità del centrodestra. Mangialavori esclude contraccolpi sul territorio: «Il centrodestra esiste soprattutto in Calabria», assicura il leader forzista, che poi si sofferma sui primi mesi dell’azione di governo della Regione targata Roberto Occhiuto, sullo stato di salute di Forza Italia a livello regionale e sulle prossime Amministrative di Catanzaro.

Senatore Mangialavori, partiamo dal quadro nazionale, e dai rapporti con Lega e Fratelli d’Italia: cosa sta succedendo al centrodestra? E in effetti un centrodestra classicamente inteso oggi c’è?
«Il centrodestra esiste in Italia, nelle Regioni e nei Comuni in cui governiamo insieme, il più delle volte con ottimi risultati amministrativi. Il centrodestra esiste soprattutto in Calabria, dove dà vita a una maggioranza solida e al servizio delle tante riforme messe in agenda dal governo Occhiuto. Certo, a livello nazionale, dopo il voto per il Colle, qualcosa sembra essersi incrinato, ma sono convinto che, con la mediazione del presidente Silvio Berlusconi, le attuali divergenze tra Giorgia Meloni e Matteo Salvini verranno appianate. Non dimentichiamo che abbiamo davanti le sfide per le Amministrative di primavera e, tra un anno, per le Politiche. Non possiamo permetterci di dividerci e di favorire ancora il Pd».

Come hanno dimostrato le trattative per il Quirinale, al centro c’è molto fermento, e Forza Italia sicuramente è sicuramente molto attenta a quello che succede in questa area anche perché molti analisti rilevano una certa costa difficoltà a stare in una coalizione il cui baricentro è comunque a destra, per la preponderanza di Meloni e Salvini…
«Forza Italia è una forza moderata che si è sempre riconosciuta nei valori del liberalismo cattolico. Ed è sempre il partito che, nel centrodestra, ha bilanciato verso il centro alcune tendenze troppo radicali. Forza Italia, come ha avuto modo di chiarire anche il presidente Berlusconi, sarà il perno centrista del centrodestra italiano, ancorato ai valori del Ppe, europeista, atlantista e sempre contrapposto alla sinistra».  

Il quadro nazionale potrebbe produrre effetti sulla compattezza della coalizione in Calabria? Al momento non si registrano particolari segnali ma in politica non si può dire mai…
«No, lo escludo totalmente. Come detto prima, il presidente Occhiuto può contare su una maggioranza granitica che rimarrà tale anche se a Roma dovessero succedere sconquassi. Ma non avverrà niente di tutto questo, il centrodestra riuscirà a far rientrare la crisi al momento opportuno».

Alcune settimane fa il presidente Occhiuto ha tracciato un bilancio dei primi 100 giorni di governo della Regione: quali sono i risultati più importanti? E c’è qualcosa che si poteva già fare ma che non si è ancora fatto?
«È indubbio che Occhiuto abbia impresso una straordinaria accelerazione ai tanti dossier aperti in Calabria. Dalla sanità – con il boom di vaccinazioni, gli interventi sui nuovi presidi e i fondi per i macchinari – alla depurazione, passando per la Zes, il porto di Gioia, la Statale 106 e le risorse del Pnrr. Ovviamente, le emergenze sono tantissime e in tre mesi si può incidere poco. Ma l’inizio di Occhiuto e della sua Giunta non poteva essere migliore».

Mangialavori con il governatore Roberto Occhiuto


Quali priorità Forza Italia indica al governatore Occhiuto da qui ai prossimi mesi?
«Intanto, Forza Italia è al fianco di Occhiuto nella sua lotta, difficilissima, per rivoluzionare la sanità, dopo un commissariamento devastante durato 12 anni. Il nostro partito darà poi un contributo fattivo per rendere davvero efficiente e più economico il sistema di gestione dei rifiuti, per mettere ordine nel servizio idrico integrato, per imprimere una vera svolta nel settore turistico e in quello industriale. Forza Italia non si tirerà indietro e farà fino in fondo la sua parte».

A proposito di Forza Italia, il partito ha nella Calabria effettivamente una vera e propria roccaforte e mantiene una certa attrattività, come dimostra la recente adesione  della senatrice Silvia Vono: in vista c’è una fase di ulteriore riorganizzazione e rilancio del partito?
«In poco più di un anno il partito è cresciuto a dismisura, come dimostrano il risultato elettorale delle ultime Regionali e i tanti nuovi arrivi. Il partito è organizzato, il suo rilancio è già partito e puntiamo a crescere ancora nei prossimi mesi». 

Non sembra però tutto rose e fiori: non è un mistero a esempio che a Catanzaro c’è parecchia freddezza tra il vertice regionale del partito da lei rappresentato e quello provinciale dell’ex presidente del consiglio regionale Mimmo Tallini. È così?
«Nessuna freddezza. In una coalizione e all’interno dei partiti si dialoga e ci si confronta sulle soluzioni migliori, altrimenti non saremmo in un sistema democratico». 

Catanzaro è in effetti adesso al centro dell’attenzione politica generale perché si voterà per il Comune, storicamente guidato dal centrodestra: al momento, tra veti e controveti il centrodestra sembra davvero essersi incartato nella scelta del candidato sindaco. Come e quando si uscirà dall’impasse? E Forza Italia quale nome potrebbe mettere sul tavolo delle trattative?
«La trattativa è in corso e sono sicuro che, a brevissimo, tutto il centrodestra riuscirà a trovare un nome di sintesi in grado di farci riconquistare la guida del Comune. L’ho già detto a tutti i nostri alleati: non è il momento di lotte di bandiera o di giochi di forza interni. Dobbiamo scegliere un candidato che abbia progetti chiari e ambiziosi per Catanzaro e che, cosa tutt’altro che trascurabile, abbia le carte in regola per vincere le elezioni, magari al primo turno». (redazione@corrierecal.it)

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