CROSIA Crosia si assesta ormai da tempo nel “club” dei comuni calabresi sopra i 10mila abitanti. Fondata, come tramanda la tradizione dai compagni di Enea, il comune in riva allo Jonio, adagiato sulla sponda destra del fiume Trionto, sta vivendo un momento di splendore demografico. La curva è in netta controtendenza rispetto ai comuni limitrofi alle falde della Sila Greca e si rende competitiva per i costi del “mattone”, anche rispetto a Corigliano Rossano, nel cui hinterland gravita la popolosa frazione di Mirto, che si sviluppa lungo la statale 106.
Alla guida della cittadina, per il secondo mandato consecutivo ricevuto nel 2019, è stato confermato Antonio Russo. Animo di centrodestra, oggi leghista ma con un passato forzista, sembra avere le idee chiare sulla gestione della cosa pubblica. A partire dai rifiuti tema particolarmente caldo in queste settimane della Sibaritide.
«Non avvertiamo particolarmente questo genere di emergenza – racconta Russo al Corriere della Calabria – perché nonostante gli intoppi cronici a Bucita, abbiamo aperto ad un’alternativa con Calabria Maceri e questo ci consente di non avere, ad oggi, rifiuti per strada. A Bucita inviamo solo l’indifferenziata e l’umido. Di certo, però, va individuata una soluzione alla crisi ormai cronica: l’Ato di Cosenza non riesce a risolvere i problemi e la Regione ha ereditato il caos; Bucita non è in grado di fornire risposte a tutti e necessiterebbe di un revamping. Ne consegue un aggravamento dei bilanci comunali a causa dell’espatrio dei rifiuti con prezzi raddoppiati». La questione per Antonio Russo è duplice: «I costi del ciclo rifiuti in costante aumento e la ricaduta sui cittadini che subiscono l’aumento della Tari. Per questi motivi rivolgo un appello ai sindaci del territorio, affinché si sottoscriva la richiesta di aiuto al presidente Occhiuto, anche a causa del caro bollette»
Anche Crosia, come i comuni del Basso Jonio, d’estate basa la sua economia sul turismo. Il mar Jonio, però, necessiterebbe di “cure” prima che sia troppo tardi. «Sfatiamo un mito: l’inquinamento marino non è colpa nostra. È vero, le nostre acque, depurate, vanno a finire nel Trionto ma le scie che si notano di tanto in tanto in estate non sono nostre. Tra gli obiettivi dell’Amministrazione vi è quello di potenziare il depuratore esistente potenziandolo per adeguarlo un bacino d’utenza di 30mila abitanti: così risolveremo molti problemi. I lavori sono già stati appaltati ed a breve inizieranno grazie ad un finanziamento regionale da tre milioni di euro che ci consentirà di uscire dall’infrazione e di ottenere il dissequestro del nostro depuratore».
A proposito di mare, anche a Crosia l’erosione costiera ha divorato decine di metri di spiaggia. «Da questo punto di vista di recente abbiamo ricevuto buone nuove – spiega ancora il sindaco Russo –. È notizia di questi giorni: a breve dovrebbero partire i lavori di ripascimento di porzioni di spiaggia a Mirto, fermi da tempo. Un altro intervento della Regione andrà a completare l’opera realizzata verso sud, in direzione Calopezzati, Mandatoriccio, Pietrapaola e Cariati. Il primo intervento realizzato a Mirto centro sta funzionando e siamo riusciti a recuperare, in alcuni tratti, anche 80 metri di spiaggia. Quei lavori sono stati completati nel 2014 ma solo adesso ne stiamo raccogliendo i frutti».
La sanità è la più grande delle piaghe che affliggono le comunità Basso Jonio cosentino. Il 21 febbraio l’Amministrazione traentina ha annunciato l’apertura di uno sportello di medicina di base. Si insedierà nel Poliambulatorio pubblico. «Si tratta, per il momento, di un servizio sperimentale della durata di 30 giorni e che potrà essere prolungato rispetto alla risposta dell’utenza».
«Il Covid – ha evidenziato Russo parlando di sanità – ha accentuato i già grandi disagi e così lo spoke di Corigliano Rossano ha iniziato a non fornire più alcuna risposta sanitaria che non fosse emergenza pandemica. A ciò si associa una scarsa rete sanitaria di riferimento, la guardia medica. Da mesi siamo sguarniti del presidio e spesso subiamo lunghe chiusure del servizio a brevi riaperture. Stiamo sollecitando l’attivazione di alcune specialistiche nel poliambulatorio e il Consiglio comunale sosterrà con forza la riapertura dell’ospedale di Cariati».
Anche Crosia potrebbe beneficiare delle risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza. «Stiamo lavorando ad alcuni progetti – ha rivelato il sindaco –. Abbiamo coinvolto altri comuni della valle del Trionto (Caloveto, Cropalati, Longobucco, Calopezzati e Paludi) nell’approvazione di un protocollo d’intesa per partecipare ai bandi del Pnrr e di rigenerazione urbana. Insieme alla riqualificazione dei borghi puntiamo ad un progetto ambizioso di riqualificazione ambientale ed al parco fluviale nel Trionto, con la messa in sicurezza idraulica e la bonifica dell’alveo. Tra gli obiettivi vorremmo partecipare anche ai bandi ambientali, culturali».
Da leghista, Russo si adeguerà alle decisioni assunte dalla colazione: sostegno a Rosaria Succurro a presidente della provincia di Cosenza. Il tema politico, Antonio Russo lo ha affrontato con qualche recriminazione. «Hanno già deciso tutto e non ci tireremo indietro nel sostenere la nostra candidata – ha concluso il primo cittadino di Crosia – ma queste decisioni verticistiche, senza alcun contraddittorio utile a capire cosa ne pensino i sindaci o valutare altre opzioni, non sono utili». (l.latella@corrierecal.it)
x
x