CORIGLIANO ROSSANO Non si è fatta attendere la replica di Flavio Stasi. Assessore, consiglieri regionali e parlamentari «dovrebbero pensare a reperire i fondi e non a polemizzare». Il sindaco di Corigliano Rossano risponde così, per poi affondare sull’acceleratore, all’assessore Gianluca Gallo, ai consiglieri regionali Pasqualina Straface, Giuseppe Graziano e Davide Tavernise ed ai parlamentari Francesco Sapia, Francesco Forciniti, Elisa Scutellà e Rosa Silvana Abate che in mattinata lo avevano invitato ad «avanzare proposte nel solco del tracciato oggi in discussione» rispetto alla tratta Sibari-Rossano a quattro corsie della statale 106, attualmente in fase di progettazione.
«Ho letto una nota congiunta di parlamentari, consiglieri regionali di maggioranza (tra i quali il sindaco annovera anche il pentastellato Tavernise, ndr) ed addirittura un assessore regionale – esordisce Stasi – che mi chiedono di “superare le perplessità rispetto al tracciato proposto da Anas”. Non ho ben compreso se le perplessità di carattere politico-sociale su una proposta progettuale dovrei superarle sulla scorta di quante firme ci sono in calce ad un comunicato oppure attraverso la ricerca sinergica di soluzioni condivise. Personalmente il numero di firme non mi impressiona affatto: capisco da un lato le esigenze elettorali di un gruppo parlamentare in grande difficoltà vista delle prossime elezioni politiche, dall’altro il ragionamento di “schieramento” regionale che prova a mettere in difficoltà il sindaco di una città importante che non sta dalla propria parte. Insomma, come sempre, siamo alle tattiche da bar che hanno storicamente isolato il nostro territorio e che, però, non funzionano».
Stasi rivela poi di essere in attesa, da quaranta giorni, di un incontro con il presidente della Regione sul tema “106”. «Per quanto riguarda il percorso che prediligo – riferisce una nota il sindaco di Corigliano Rossano – cioè la ricerca sinergica di soluzioni condivise, è doveroso precisare che finora la disponibilità non è mancata certo per me o per l’Amministrazione. Assessori e consiglieri regionali di maggioranza, infatti, dovrebbero sapere che sono passati oltre quaranta giorni da quando ho chiesto, con una accorata lettera, un incontro al presidente della Regione proprio sul tema del tracciato della nuova Statale 106 e proprio finalizzato ad analizzare insieme problemi e soluzioni. Posso soltanto immaginare gli impegni di un presidente regionale che si è insediato durante la pandemia, in piena fase Pnrr e che ha assunto anche il complesso ruolo di Commissario ad Acta per la Sanità, pertanto in questi 40 giorni, nonostante il nostro incontro fosse stato rimandato più volte, non ho sollevato alcuna polemica nei confronti di Occhiuto: chi sta nelle istituzioni, sui grandi temi, deve supportarsi e non fare polemicucce da schieramento».
«Il problema, a questo punto, è che forse gli esponenti della maggioranza regionale dovrebbero meglio raccordarsi e supportare il governatore: mi sarei tranquillamente relazionato anche con l’assessore Gallo, per esempio, come fatto tante altre volte, se il presidente della Giunta regionale lo avesse delegato allo scopo o se lui si fosse fatto promotore di un incontro alla luce della mia richiesta (datata ormai 7 gennaio) e più volte sollecitata. È evidente – sottolinea il primo cittadino – come la firma di un assessore regionale ad una nota del genere sia profondamente inopportuna, ma sono certo si sia trattato di una svista istituzionale».
«Nel merito delle perplessità, che non sono personali ma di prospettiva e di sviluppo urbanistico della città (termini evidentemente piuttosto sconosciuti nel linguaggio politico di queste latitudini), nonostante qualche consigliere regionale del territorio cerchi di giustificare le proprie confuse posizioni politiche con presunti complotti per qualche ettaro di terreno in più o in meno, sono state già espresse nelle sedi opportune e credo che gli uffici competenti stiano già lavorando, fortunatamente scevri dagli interessi di bottega che caratterizzano il dibattito pubblico, per proporre delle soluzioni condivisibili».
Le perplessità di Stasi, «ben note anche alla comunità», possono «essere tranquillamente sintetizzate in maniera semplice e trasparente con un concetto banale: le città importanti, almeno in Occidente, non vengono tranciate dalle strade extraurbane, ma vengono “circonvallate” o attraversate in maniera “invisibile”, affinché si possa soddisfare tanto l’esigenza improrogabile di collegare il territorio con una strada a 4 corsie quanto quella inderogabile di tutelare il nostro sviluppo urbanistico e sociale. Probabile che la soluzione finale costerà un po’ di più rispetto a quanto approssimativamente previsto da Anas, ma del resto personalmente sono favorevole, per fare uno dei tanti esempi, al raddoppio della galleria del Santomarco tra Paola e Cosenza, che costa 1,2 miliardi, perché soddisfa più esigenze: credo che qualche centinaia di milioni di euro possano essere spesi anche sullo Ionio, e forse è di questo si dovrebbe occupare la nostra delegazione extra comunale giallo-azzurra, ma questo è un altro discorso».
«Non saranno le perplessità di un sindaco ad una proposta progettuale a cancellare l’incapacità di portare a casa risultati politici: basta pensare all’ultima delibera Cipees nella quale la Calabria è stata destinataria (forse) di 500 milioni scarsi su 6 miliardi. Infine, ricordo agli smemorati che prima dell’insediamento dell’Amministrazione comunale il progetto Sibari-Coserie semplicemente non esisteva, nonostante frotte di parlamentari, assessori e consiglieri regionali. Ora si tratta di rendere quel progetto compatibile con il territorio – conclude Flavio Stasi – funzione delegata all’ente comunale, e ci riusciremo certamente, nonostante la totale mancanza di supporto fattivo da parte di altri rappresentanti istituzionali, i quali invece sono certo saranno i primi a rivendicare meriti sistematicamente inesistenti». (lu.la.)
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