CATANZARO Sarà buona la terza interpartitica? Dopo aver “bruciato” papabili candidati sindaco in serie ed essersi impantanato tra veti e controveti incrociati, il centrodestra di Catanzaro prova a trovare finalmente la quadra. L’appuntamento per la prossima interpartitica nell’ambito delle trattative per le Comunali è venerdì, per come annunciato dal sindaco uscente Sergio Abramo, che si è incaricato di procedere alle convocazioni di un tavolo finora molto rissoso e per nulla produttivo: «La riunione – si legge in una nota diffusa dall’Ufficio stampa di Palazzo De Nobili – servirà a valutare le varie personalità, politiche ed espressione della società civile che arriveranno al vaglio del tavolo, che possano essere il candidato a sindaco condiviso da tutta la coalizione».
Insomma, venerdì si cercherà la condivisione, ma l’impressione, ricavata anche dagli addetti ai lavori e da molti analisti politici, è che questa terza interpartitica del centrodestra stavolta partorirà un nome di candidato sindaco ma non certamente l’unità dello schieramento, che con molta probabilità perdere dei pezzi per la strada.
Lo fa intendere l’andamento che la trattativa finora ha avuto: i papabili i cui nomi sono stati portati ai primi due tavoli dello schieramento – l’ex consigliere regionale Baldo Esposito e l’avvocato Saverio Loiero – si sono sfilati avendo riscontrato l’assenza dell’auspicata convergenza.
La verità è che le forze del centrodestra – i partiti classici come Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega, Udc e Coraggio Italia più una decina di sigle civico-politiche – e i rispettivi “colonnelli” finora hanno ragionato a compartimenti stagni e viaggiato su vagoni diversi, scontrandosi puntualmente con i “no” altrui.
Il presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso, plenipotenziario della Lega, ha spinto per Esposito trovando l’alt dell’Udc di Giovanni Merante e dell’area centrista che invece guarda con estrema attenzione al docente universitario Valerio Donato, democrat in campo con una proposta civica che nel centrodestra ha comunque fatto un po’ di breccia.
L’azzurro Mimmo Tallini ha sponsorizzato l’avvocato Antonello Talerico che però è stato subito stoppato dal coordinatore regionale di Forza Italia Giuseppe Mangialavori. Fratelli d’Italia ha provato a lanciare Saverio Loiero, respinto dal fuoco amico della coalizione. Altri nomi, più o meno credibili, vengono lanciati nelle chat con solo scopo di affossarli. Questo, a grandi linee, è il campo mal mostoso del centrodestra.
In lizza ci sarebbe ancora l’attuale presidente del Consiglio comunale Marco Polimeni, che piace ai vertici regionali di Forza Italia e allo stesso Abramo ma non piace a tutta la coalizione (Polimeni comunque viene dato in pole), nelle ultime ore è spuntato il nome di professore universitario Arturo Pujia, figlio del leader Dc Carmelo di recente scomparso, e anche il nome dell’avvocato Valerio Zimatore.
Insomma, parecchia confusione e anche tanta improvvisazione. «Venerdì dobbiamo chiudere, altrimenti ne usciamo veramente a pezzi», dice un alto dirigente del centrodestra catanzarese. Chissà se tutta la coalizione sarà dello stesso avviso. (a. c.)
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