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il capoluogo al voto

Fiorita a “20.20”: «L’obiettivo è rivoluzionare la storia di Catanzaro. Io sempre disponibile a fare sintesi»

Il candidato sindaco ospite del nostro talk: «Punto a costruire un campo largo». «Donato? Ha detto di rivolgersi anche al centrodestra…». «Primarie ora complicate, se sì solo tra chi è nel centrosi…

Pubblicato il: 24/02/2022 – 7:05
Fiorita a “20.20”: «L’obiettivo è rivoluzionare la storia di Catanzaro. Io sempre disponibile a fare sintesi»

LAMEZIA TERME «L’obiettivo dev’essere chiaro: non è amministrare il declino della città di Catanzaro, ma è fare la rivoluzione, gentile, democratica, ma l’obiettivo è rivoluzionare la storia di Catanzaro». Lo afferma il candidato sindaco di Catanzaro, Nicola Fiorita, docente dell’Unical e leader di “Cambiavento”, a “20.20”, l’approfondimento settimanale de “L’Altro Corriere Tv”. Ospite di Danilo Monteleone e Ugo Floro, Fiorita si sofferma sui progetti per Catanzaro e sui temi di più stringente attualità politica in vista delle elezioni comunali nel capoluogo calabrese, a partire dalla presenza di altri due candidati di area centrosinistra, Aldo Casalinuovo e Valerio Donato, e dall’attesa per le mosse del Pd. Da Fiorita inoltre un messaggio dal sapore politico molto significativo: «La questione delle primarie adesso è molto complicata, io ho dato la mia disponibilità più volte, e l’ho rinnovata anche di recente, ma ovviamente le primarie del centrosinistra si fanno tra chi sta nel centrosinistra», spiega il candidato sindaco.

«L’ultima amministrazione Abramo è stata la peggiore»

Si parte con un bilancio della consiliatura uscente. «L’amministrazione Abramo purtroppo – spiega Fiorita – si è rivelata quella che avevamo previsto 5 anni fa, la peggiore per la città. Catanzaro vive una fase lunghissima di non governo, nemmeno di cattivo governo ma di non governo. Ora bisogna riportare un po’ di speranza a una città che già 5 anni fa viveva fase di declino. La nascita di “Cambiavento” cinque anni fu senza dubbio una sferzata e introdusse un elemento di dinamismo nella politica, nella quale si parlava solo di liste e di occupazione di posti di potere. Iniziai la mia esperienza in Consiglio comunale con un appello ad Abramo, chiedendogli di avere coraggio, di fare una Giunta di alto profilo, di scegliere le migliori competenze, di instaurare un dialogo dall’opposizione senza mai chiedere niente. Purtroppo – rimarca Abramo – quell’appello è rimasto inascoltato,  perché la scelta è stata quella di proseguire nel piccolo cabotaggio, che ha portato Catanzaro su una strada negativa. Ora, dopo cinque anni di opposizione di “Cambiavento”, questo ha uno sbocco in un progetto di governo della città, che significa necessariamente andare oltre quello che eravamo 5 anni fa e costruire le condizioni per un governo completamente diverso da quello attuale». Per Fiorita «la principale critica alla gestione del sindaco Abramo è quella di non aver costruito una classe dirigente all’altezza di un capoluogo di regione pur avendo a disposizione 20 anni. Ora il punto è come evitare di ripetere questo errore visto che Catanzaro è in una fase in cui azzerata dal punto di vista della rappresentanza politica, della credibilità e della centralità politica. Si dice giustamente che non è sufficiente che ci sia un sindaco diverso da Abramo, ma dei motivi fondamentali che hanno determinato il nostro percorso è portare un’esperienza civica dentro un percorso politico più riconoscibile. Come facciamo a ricostruire una classe dirigente se diciamo che stiamo con tutti? È proprio il contrario quello che bisogna fare: non bisogna stare con tutti, ma – afferma il candidato sindaco – bisogna costruire lentamente ricostruire, attraverso processi politici riconoscibili e trasparenti, la credibilità di tutte le persone che andranno a governare la città».

«Ambizione fortissima a chiudere totalmente con il passato»

«Queste elezioni sono fondamentali, c’è un mondo che finisce perché finiscono 20 anni di Abramo e un mondo nuovo che dobbiamo costruire con importanti risorse che non avremo mai più e quindi è una partita fondamentale per la città», aggiunge Fiorita. «L’obiettivo – sottolinea – dev’essere chiaro: non è amministrare il declino della città di Catanzaro, ma è fare la rivoluzione, gentile, democratica, ma l’obiettivo è rivoluzionare la storia di Catanzaro. Questo significa che c’è un’ambizione fortissima di chiudere totalmente con il passato e cambiare la storia della città. Ci sono sindaci che l’hanno fatto, la storia di Reggio Calabria cambia con Falcomatà padre, la storia di Napoli e Salerno. Le città possono cambiare se c’è una forza, se c’è una credibilità, se c’è una vera svolta, una svolta buona che chiuda anche con i mali di un’amministrazione. Si parlava della difficoltà di avere una classe dirigente all’altezza, ma – spiega il candidato sindaco di Catanzaro – c’è stato anche il peso di un trasversalismo che ha schiantato i processi politici, quindi mi auguro che ci sia una bella campagna elettorale in cui i percorsi e i progetti politici sono molto chiari».

«Casalinuovo e Donato? Mi sembrano due proposte diverse…»

Fiorita quindi fa il punto della situazione sotto l’aspetto più squisitamente politico ricostruendo gli ultimi mesi di trattative con il centrosinistra. «Noi – prosegue nell’intervista a “20.20” – abbiamo deciso di immaginare il futuro del governo della città insieme ad altre forze politiche e per questo in tempi non sospetti siamo entrati nel Nuovo Centrosinistra, in una interlocuzione con una serie di forze politiche, quelle che definiscono un campo sicuramente largo e che mi auguro larghissimo. Mi sembra quello che è il mondo progressista democratico oggi cerca di costruire un campo molto largo e noi abbiamo pensato di stare dentro questo campo e di costruire dentro questo campo il progetto di governo di Catanzaro. Questa interlocuzione è andata avanti per molti mesi e noi ci siamo stati perché non credo che nessuno ha il dovere morale di fare il sindaco ma ciascuno di noi ha il dovere morale di dare il proprio contributo alla propria città, e lo questo lo sento moltissimo, l’ho fatto in questi 5 anni in modo coerente e restando all’opposizione perché oggi la politica vive soprattutto di credibilità. Abbiamo costituito questo campo largo e diverse forze politiche, direi tutte a un certo punto, mi hanno chiesto di dare una disponibilità alla candidatura». Quanto ai suoi due “competitor” Casalinuovo e Donato, Fiorita osserva: «Mi sembra che le due candidature sono profondamente diverse. Non voglio fare alcun tipo di polemica, sto alle parole che hanno usato due persone così autorevoli: Casalinuovo rivendica la sua appartenenza al mondo progressista e riformista e sta in questo campo, mi sembra un percorso molto definito nei suoi contorni. Il professore Donato dice esplicitamente che il suo percorso è un percorso diverso, io avrei difficoltà a catalogare la sua candidatura come una candidatura di centrosinistra perché mi sembrerebbe di fargli torto, lui usa altre parole, ha detto che la sua è una proposta civica aperta a tutti e che accoglierebbe volentieri persone di centrodestra, mi sembra una cosa – legittimamente – diversa».

«Il Pd? attendiamo che definisca la sua fase politica»

Il “convitato di pietra” per le Comunali di Catanzaro resta sempre il Pd, del quale si attende una decisione ufficiale. “Intanto –  dice Fiorita – facciamo gli auguri di buon lavoro ai nuovi segretari regionale, provinciale e cittadino del Pd. Il Pd sta sviluppando il suo percorso di rigenerazione e stiamo tutti attendendo che si definisca questa fase. L’unità è un grande valore ed è un valore per tutti ma per me c’è un altro grande valore irrinunciabile, che è la partecipazione popolare. Quindi quello che voglio fare è continuare queste interlocuzioni, contribuire a costruire un campo largo, ragionare fino alla fine con tutti perché dobbiamo trovare una sintesi e cambiare il destino ella città che è molto più importante dei destini personali, però voglio tornare anche a lavorare con ile persone, a rilanciare l’idea di un governo partecipato della città e stiamo pensando a una grande manifestazione pubblica nelle prossime settimane per tornare tra la gente e costruire il percorso che in questi tre mesi ci porti a governare la città. I rapporti sono buoni con tutti dopodiché dobbiamo arrivare a sintesi e vincere le elezioni. Farò ogni sforzo perché ciò accada. Abbiamo tutti un grande responsabilità sulle spalle». D’altra parte – prosegue Fiorita – «in quel percorso che ho ricostruito ho dato la mia disponibilità totale a qualunque forma di decisione, purché si arrivasse a una decisione unitaria, forte, la migliore possibile per Catanzaro: io ho dato la mia disponibilità alle primarie a settembre, ottobre, novembre dicembre, ho dato la mia disponibilità a che decidessero i partiti, ho chiesto che si facesse un sondaggio su chi avesse più forza e potesse governare questo processo. Certo la questione delle primarie adesso è molto complicata: ripeto, ho dato la mia disponibilità più volte, e l’ho rinnovata anche di recente, ma ovviamente le primarie del centrosinistra si fanno tra chi sta nel centrosinistra». Poi, una previsione: «Nessuno prenderà il 51%». E uno sguarda al centrodestra.  «Nomi ne ho sentiti  così tanti, ho visto che qualcuno ha proposto tra gli altri nelle interlocuzioni il nome di mio cognato (RoccoMazza, ndr), ecco quello lo temo perché mi metterebbe un po’ in difficoltà in famiglia…», dice sorridendo Fiorita.

«Prendiamo tutti l’impegno a fare liste pulite e credibili»

Fiorita conclude l’intervista a “20.20” con una sorta di appello agli altri candidati sindaco di Catanzaro: «Temo moltissimo che questa campagna elettorale diventi il libro dei sogni per l’arrivo dei fondi del Pnrr, non vorrei che giocassimo a promettere e illudere le persone.  Il problema sarà non solo ottenere fondi ma spenderli bene per cambiare la storia della città e quindi serviranno per questo persone credibili, per questo tutti dobbiamo prendere l’impegno di ad avere liste credibili e pulite e una Giunta di alto profilo». (redazione@corrierecal.it)

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