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LA PROTESTA

Partiti i presìdi dei lavoratori di Abramo: «Siamo invisibili ma indispensabili» – FOTO

Sit-in in tre province. I dipendenti sono senza stipendio da dicembre. A Crotone i negozi chiudono in solidarietà con i lavoratori

Pubblicato il: 24/02/2022 – 11:03
Partiti i presìdi dei lavoratori di Abramo: «Siamo invisibili ma indispensabili» – FOTO

COSENZA Partita la protesta dei lavoratori dell’Abramo Customer Care annunciata per oggi. Questa mattina sono iniziati i presidi davanti alle prefetture di Catanzaro, Cosenza e Crotone e davanti alla sede aziendale di San Floro, sit in appoggiati dai sindacati Cgl Cisl e Uil che puntano a far sentire la voce dei lavoratori e ad avere delle risposte immediate.

I dipendenti della compagnia non recepiscono lo stipendio dal mese di dicembre e chiedono con forza il pagamento degli arretrati e delle garanzie per il futuro: «Invisibili ma indispensabili» e «lo stipendio e un diritto non un regalo» si legge sugli striscioni del sit in di Cosenza. Si tratta di 1500 lavoratori delle sedi di Montalto Uffugo, Catanzaro e Crotone che al momento non conoscono le loro reali possibilità future nella società, lo scorso 27 gennaio, inoltre, il Tribunale di Roma ha depositato una dichiarazione di insolvenza dell’azienda.

Le foto del sit in di Cosenza

A Crotone chiudono anche i negozi. A rischio 3 milioni di euro al mese di salari

Diverse centinaia di persone stanno protestando davanti alla sede della Prefettura di Crotone, in contemporanea con le analoghe proteste in corso davanti alle Prefetture di Catanzaro e Cosenza, per chiedere una soluzione alla crisi che sta interessando, ormai da diversi mesi, l’azienda Abramo Customer Care dove sono a rischio oltre 1.500 posti di lavoro nel settore dei call center, mille dei quali sono a Crotone. Nel piazzale dell’ufficio territoriale del governo, oltre ai dipendenti dell’azienda, sono arrivati studenti delle scuole superiori e semplici cittadini per manifestare il loro sostegno ai lavoratori che rappresentano un importante pezzo di economia per l’intera provincia: circa tre milioni di euro al mese di salari che verrebbero a mancare al territorio. Anche per questo la risposta della città è stata corale: da questa mattina gli esercizi commerciali hanno abbassato le loro serrande sulle quali sono comparsi cartelli con la scritta «solidarietà ai lavoratori Abramo» o anche «chiuso per Abramo». Il prefetto di Crotone, Maria Carolina Ippolito, ha ricevuto una delegazione composta dai rappresentanti delle organizzazioni sindacali provinciali e regionali, dal sindaco di Crotone Vincenzo Voce, dal presidente della Provincia Sergio Ferrari, dalla deputata del M5s Elisabetta Barbuto. La riunione e’ ancora in corso «Siamo qui, lap e dipendenti della Abramo Customer Care – ripetono sul piazzale i lavoratori – per chiedere un futuro occupazionale, una regolarità contributiva. Abbiamo continuato a lavorare nonostante non prendessimo stipendi garantendo la sopravvivenza dell’azienda. Difendere il lavoro in questa azienda e’ importante per noi e per tutta la città perché una crisi del genere può avere un impatto devastante a livello economico e sociale».

Le foto della protesta a Crotone

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