CATANZARO «Le liste che aderiranno al progetto di Italia al Centro prenderanno anzitutto in considerazione qual è la soluzione migliore per la città di Catanzaro. Se questa soluzione riuscirà a essere espressa dalla coalizione di centrodestra, alla quale noi abbiamo partecipato a livello regionale, ne saremo soddisfatti, in caso contrario ne prenderemo atto, siamo aperti anche ad altre soluzioni». Lo ha detto il senatore Gaetano Quagliariello, di “Italia al Centro”, la nuova aggregazione politica centrista varata con il governatore della Liguria Giovanni Toti, a Catanzaro per un’iniziativa politica insieme a esponenti di spicco di Coraggio Italia tra cui il capogruppo alla Regione Francesco De Nisi, alla presenza anche del sindaco di Catanzaro Sergio Abramo. L’incontro ha rappresentato l’occasione per lanciare i movimenti – che confluiranno in due liste civiche per le Comunali – legati a “Italia al Centro”: “Catanzaro al Centro” e Catanzaro prima di tutto”.
Quaglieriello ha anzitutto illustrato gli obiettivi di “Italia al centro”. «Puntiamo anzitutto a ristrutturare il risultato delle ultime Regionali. Noi pensiamo che in Italia, per una serie di circostanze, alcune delle quali avremmo preferito non affrontare come la guerra, si è aperto un grande spazio in cui la competenza, la moderazione, la serietà in politica sono state rivalutate. Questo spazio, che possiamo chimera spazio centrale, dev’essere ristrutturato con un proposta politica ampia, che vada al di là di piccoli egoismi. Noi abbiamo iniziato da un piccolo movimento ma non siamo mai stati un centrino. E poi dopo si porrà il problema dove spendere questa forza. Se ci sarà una coalizione di centrodestra che non sarà soltanto una somma aritmetica evidentemente quella sarà la sede, se questo non ci sarà dovremmo prenderne atto e creare qualcosa di nuovo, La cosa più importante ora è strutturare questa proposta. A livello nazionale l’abbiamo chiamata “Italia al Centro”, io spero che possa esserci una Catanzaro al Centro, una Reggio al Centro, una Cosenza al Centro, una Vibo al Centro. La sintesi tra le nostre sigle – ha spiegato Quagliariello – l’abbiamo trovata, appunto “Italia al centro”. Quale di queste sigle vorrà entrare in questo spazio federativo sarà la benvenuta, qualunque essa sia. Sappiamo che Idea e Cambiamo l’hanno già fatto. Sia chiaro che in questo spazio federativo devono entrare anzitutto le idee e poi magari liste civiche, fondazioni, associazioni. Cioè dev’essere uno spazio aperto, questo spazio centrale deve nascere nella società, non dev’essere un gioco di palazzo. In questa visione a mio avviso i partiti e movimenti nazionali che sono compatibili sono Forza Italia, Italia Viva e Azione di Calenda, sulla carta, il che non vuole dire che vogliano intraprendere questo percorso. C’è ancora tanta acqua che dovrà scorrere sotto i ponti, e come al solito quello che varrà sono le idee e le posizioni politiche che si assumono, iniziando a esempio dalla vicenda della guerra, vediamo chi saprà stare veramente con l’Occidente e proporrà di stare veramente con l’Occidente. Noi crediamo che questo spazio centrale della politica è nato anche per l’oggettiva insufficienza delle attuali coalizioni, che sono più una somma aritmetica che non un progetto politico. Noi auspichiamo che questa situazione possa modificarsi. Se il centrodestra diventerà di nuovo una proposta politica ovviamente saremo lì a partecipare, così come con chiarezza diremo se questo per caso non accade».
Con riferimento alle prossime Comunali di Catanzaro, Quagliariello ha lanciato un preciso messaggio al centrodestra: «Io parlo per quelle liste civiche (Catanzaro al centro e Catanzaro prima di tutto) che aderiranno al progetto di Italia al Centro, quelle liste prenderanno anzitutto in considerazione qual è la soluzione migliore per la città di Catanzaro. Se questa soluzione riuscirà a essere espressa dalla coalizione di centrodestra, alla quale noi abbiamo partecipato a livello regionale, ne saremo soddisfatti, in caso contrario ne prenderemo atto, siamo aperti anche ad altre soluzioni». Quanto agli assetti alla Regione governata da Roberto Occhiuto, sostenuto da Coraggio Italia, rimasta fuori dalla Giunta, Quagliariello ha osservato: «Non chiediamo nulla, assolutamente nulla, se avremo qualche possibilità di contribuire al buon andamento dell’amministrazione della Giunta regionale questa possibilità la faremo presente pubblicamente. Io dico solo una cosa, le coalizioni sono un po’ come i matrimoni, si sta insieme nel buona come nella cattiva sorte, oppure non si può pretendere che ci si si stia quando servi e poi quando non servi vieni messo da parte. Su questo non abbiamo complessi di inferiorità».
A sua volta, Abramo ha affermato che «c’è un progetto di centro che si sta allargando anche se ci sono delle divisioni, ma se convergono tutti nel centrodestra potrebbe potenziare il centrodestra. Bisogna essere un po’ più chiari però nelle scelte che si fanno, bisogna essere chiari anche se si sta nel centrodestra a non giocare con le opposizioni. È arrivato il momento ella chiarezza, anche se questa chiarezza doveva esserci fin da subito, perché se nascono movimenti politici o nuovi partiti devono, contrariamente ai partiti tradizionali, dare segnali di positività e non di negatività. Mi pare che i presupposti finora non ci sono stati. Speriamo di poter contare sul fatto che l’unione fa la forza e quindi potersi riunire tutti in questo grande centro ed essere di supporto al centrodestra!. Con riferimento all’interpartitica del centrodestra, in programma domani, Abramo ha detto: «Avremo diversi nomi da vagliare, quindi speriamo di poter arrivare a una conclusione. Anche se non sarà domani, l’importante è che nella prima decade di marzo si scelga finalmente il candidato del centrodestra. Io credo che domani ci sarà anche un chiarimento su come procedere, che è la cosa anche più importante della scelta del candidato sindaco. Perché il centrodestra – ha concluso Abramo – ha una grande forza in questo momento, se non la sfruttiamo vuol dire che si vuole perdere».
x
x