CATANZARO «Soprattutto in Calabria, i giornalisti vanno tutelati dalle querele infondate e dalle richieste di risarcimento temerarie». Lo affermano, in una nota, i deputati M5S Giuseppe d’Ippolito e Paolo Parentela, che sottolineano: «Condividiamo e promuoviamo l’iniziativa che al riguardo hanno assunto il presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Calabria, Giuseppe Soluri, e diverse testate calabresi. Il tema è serissimo, perché dalla libertà dell’informazione dipende molto il futuro del Paese; in particolare della Calabria, che deve fare i conti con il dominio della ’ndrangheta e con pericolose incrostazioni nelle sedi del potere politico, amministrativo e più in generale pubblico. Perciò è fondamentale che i giornalisti siano garantiti e protetti. Riteniamo prezioso il loro ruolo per lo sviluppo democratico e civile dell’Italia e quindi della Calabria, in cui tutte le forze sane devono riunirsi e convergere per sconfiggere la cultura e la mentalità del silenzio sui fatti, tipica della criminalità organizzata e purtroppo prevalente in molti settori della vita pubblica, spesso anche in ambito politico». «Va detto con chiarezza – proseguono i due parlamentari del Movimento 5 Stelle – che le norme attuali danno ampio spazio a tentativi pretestuosi di colpire i giornalisti, che vengono zittiti con azioni legali spesso prive di ogni fondamento. C’è quindi l’urgenza di introdurre delle norme che prevedano tutele forti per chi esercita la professione giornalistica, già fortemente provata dalle recenti limitazioni rispetto alla cronaca giudiziaria». «Ci impegniamo – concludono D’Ippolito e Parentela – a lavorare in Parlamento affinché i giornalisti possano raccontare i fatti in maniera critica e senza rischi di condanne o soccombenza rispetto a querele o azioni civili chiaramente arbitrarie».
«È doveroso e urgente intervenire in Parlamento per tutelare i giornalisti, che soprattutto in Calabria sono troppe volte vittime di azioni legali pretestuose da parte di politici, imprenditori e vari gruppi di potere». Lo afferma, in una nota, il deputato di Alternativa Francesco Sapia, che sottolinea: «Non può lasciarci indifferenti il segnale d’allarme lanciato in tal senso dal presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Calabria, Giuseppe Soluri, e da importanti testate giornalistiche calabresi. Non è ammissibile che i giornalisti siano intimoriti e imbavagliati da querele e azioni risarcitorie che non hanno alcun fondamento e che rappresentano un vero e proprio bavaglio per la libertà e la completezza dell’informazione, specie in Calabria». «È inutile – denuncia il deputato di Alternativa – parlare di lotta alla ’ndrangheta e di attuazione del Pnrr, se in Parlamento non si mette mano alle norme sull’esercizio della professione giornalistica, che oggi più che mai necessita di tutele concrete contro le ritorsioni legali gratuite, da scoraggiare anche con norme che dispongano risarcimenti rapidi a favore dei giornalisti trascinati in tribunale senza aver leso l’altrui dignità». «Mi impegno – conclude Sapia – a presentare una specifica proposta di legge a tutela della libertà dell’informazione e del lavoro giornalistico».
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