CATANZARO Dura replica dell’Associazione nazionale magistrati rispetto alla nota inviata ieri dalla Camera Penale di Catanzaro “Alfredo Cantafora” secondo la quale vi sarebbe una disparità di trattamento, tra accusa e difesa, che si registra nella fissazione degli appelli cautelari davanti al Tribunale del Riesame. La Camera Penale parla espressamente di «corsia preferenziale per gli appelli del requirente».
Secondo l’Anm queste dichiarazioni mettono in dubbio «la terzietà e l’indipendenza dei giudici del Tribunale del Riesame di Catanzaro».
«Con riferimento alla lettera della Camera Penale di Catanzaro – replica l’Anm di Catanzaro – pubblicata su talune teste giornalistiche on-line in data 24 febbraio 2022, la Giunta Sezionale dell’Associazione nazionale magistrati non condivide in alcun modo l’idea in essa espressa, non fondata su alcun dato oggettivo, circa l’esistenza di una corsia preferenziale a favore dell’organo requirente nella fissazione delle udienze per la
trattazione dei ricorsi cautelari».
«Evidenziando – prosegue la nota – che quanto sostenuto dalla Camera Penale di Catanzaro mette in dubbio l’imparzialità, la terzietà e l’indipendenza dei giudici del Tribunale del Riesame di Catanzaro, la Giunta esprime la propria solidarietà agli stessi, condannando ogni tentativo volto ad inquinare il clima di serenità in cui deve svolgersi l’esercizio della funzione giurisdizionale».
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