COSENZA «Il presidente e tutti i componenti del Consiglio dell’Istituto Comprensivo “Spirito Santo” e i rappresentanti di classe del plesso di via Misasi, prendendo le distanze dai contenuti inopportuni di alcuni messaggi che sono stati affissi sulla recinzione di piazza Rodotà, esprimono massima solidarietà al dirigente scolastico Massimo Ciglio a seguito della nota stampa nella quale il sindaco di Cosenza ha chiesto la rimozione dall’incarico». È la risposta del consiglio d’istituto alla proposta di Franz Caruso, cioè la rimozione del preside dopo la protesta per la nascita del cantiere che cancellerà la piazza antistante la scuola.
«Riteniamo, infatti, che il dirigente scolastico – continua la nota – non abbia alcuna responsabilità personale rispetto ai contenuti dei messaggi affissi sulla recinzione, così come teniamo ad evidenziare che non si è mai assistito a tentativi da parte del ds finalizzati a sobillare o istigare i genitori a partecipare alle proteste per la riapertura della piazza. Nel corso di questi mesi, infatti, il ds pur condividendo pubblicamente il disappunto di molti insegnanti e genitori per la decisione dell’attuale amministrazione comunale di riaprire la piazza al traffico e per il mancato riscontro da parte della stessa alla richiesta di confronto avanzata dal Consiglio d’Istituto, ha sempre esortato tutti ad esprimere liberamente la propria opinione, sia contro che a favore della riapertura. Anche in occasione del sit-in, i bambini presenti in piazza erano accompagnati dai propri genitori che hanno deciso autonomamente di partecipare alla protesta. Ribadiamo, dunque, tutta la nostra stima e solidarietà al dirigente Massimo Ciglio ritenendo assolutamente inappropriate e prive di alcun fondamento le accuse mosse nei suoi confronti».
Ilaria Nicoletti, Valentina Pulzella, Mafalda Meduri, Rosa Maria Perri, Chiara Bertero, Maria Luce Mazzuca, Michele Mazzuca, Debora Inglese, Giuliana Scura, Valentina Carbone, Paola Ruffolo, Rita Gravina, Egilda Spina, Silvia Runco, Simona Pezzi, Marianna Vossio, Eugenio Greco, Pilerio Gatto.
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