CATANZARO Un tavolo permanente per «eliminare le divisioni e appianare le divergenze fra le varie anime della coalizione». Il centrodestra di Catanzaro passa oltre tre ore di una domenica pomeriggio per produrre un documento che serve solo a non spaccarsi definitivamente nella scelta del candidato sindaco per il dopo Abramo quater. La quarta interpartitica di uno schieramento alle prese con una profonda lacerazione, capace finora di bruciare tutti i nomi di papabili candidati sindaco e di indurre un big come il presidente del consiglio regionale plenipotenziario della Lega Filippo Mancuso a rifiutare il “sacrificio” per la città, si conclude senza alcun nome, visti i precedenti e clamorosi fallimenti (e al tavolo stavolta non sarebbe stato fatto effettivamente alcun nome), ma con l’azzeramento di tutto il percorso fatto finora per preservare l’unità della coalizione. Tutto rimandato ora a un tavolo permanente che – si legge nel documento – «non avrà preclusioni di alcun genere, neanche rispetto ad altri soggetti civici già in campo, soprattutto quelli con caratteristiche evidentemente compatibili con i valori e la visione del centrodestra». Questo in estrema sintesi il frutto di questa quarta interpartitica, un’interpartitica al solito molto affollata, caratterizzata – secondo quanto è filtrato a margine della riunione da accreditate fonti del centrodestra – da un rinnovato “centralismo” del coordinatore provinciale di Forza Italia Mimmo Tallini e del sindaco uscente Abramo, firmatari del documento insieme a Giuseppe Mangialavori, e Valeria Fedele (Forza Italia), Wanda Ferro e Antonio Montuoro (Fratelli d’Italia); Filippo Mancuso (Lega); Giovanni Merante e Antonio Triffiletti (Udc); Franco Longo (Alleanza Popolare per Catanzaro); Rino Colace (Noi con l’Italia); Ezio Praticò (Catanzaro da Vivere); Lorenzo Costa (Officine del Sud) e Andrea Amendola (Obiettivo Comune): in calce – rilevano attenti osservatori politici – non c’è invece la firma di Sergio Costanzo (Fare), un’assenza che potrebbe avere un risvolto politico significativo.
Ecco, nella versione integrale, il documento stilato dal centrodestra di Catanzaro al termine del vertice. «La coalizione di centrodestra si è riunita e ha discusso di programmi e progetti politici, non di nomi di potenziali candidati, che pur ci sono e riguardano – tutti – figure di altissimo spessore etico, politico, professionale. Nel corso dell’incontro, tutti gli attori coinvolti hanno rivendicato i risultati ottenuti dalle legislature guidate da Sergio Abramo a Palazzo De Nobili. Risultati importanti centrati sia sul piano politico, che su quello dei progetti realizzati che rappresentano, ancora adesso, gli elementi base per un nuovo progetto di rilancio e sviluppo della città capoluogo della Calabria. Il nuovo volto che riceverà il centro storico con Agenda urbana e i Cis, la fondamentale funzione direzionale rivestita dall’area del quartiere Germaneto, che ha visto costruire e diventare operativa, proprio negli anni di legislatura del centrodestra a guida Abramo, la Cittadella regionale che è il fulcro dell’azione politica regionale. La coalizione di centrodestra ribadisce, inoltre, che quanto fatto in questo lungo e proficuo percorso politico-amministrativo ha permesso che la città disponesse di un consistente credito nei confronti della Regione: vale la pena ricordare, da questo punto di vista, il protocollo d’intesa da oltre 30 milioni di euro sottoscritto meno di tre anni fa per una nuova mobilità nel capoluogo. Inoltre, il governo regionale di centrodestra guidato da Roberto Occhiuto rappresenta una garanzia forte nei confronti del futuro sindaco di Catanzaro, che avrà ovviamente il compito di rafforzare questa sinergia intercettando nuove risorse. Pur rivendicando i risultati storici, la coalizione di centrodestra ribadisce anche la necessità di operare una discontinuità rispetto al passato. Un’epoca è finita ed è quindi condivisibile proporre una prospettiva di cambiamento e novità che si adatti alle sfide contemporanee, decisamente diverse a quelle di dieci anni fa. La coalizione di centrodestra ha deciso di costituire un tavolo permanente che si confronti a cadenza quotidiana per fare sintesi e arricchire la progettualità che sarà la base della proposta che verrà avanzata ai catanzaresi. Il tavolo permanente non avrà preclusioni di alcun genere, neanche rispetto ad altri soggetti civici già in campo, soprattutto quelli con caratteristiche evidentemente compatibili con i valori e la visione del centrodestra. Il tavolo servirà – è in grado di farlo – a eliminare le divisioni e appianare le divergenze fra le varie anime della coalizione. C’è tutto il tempo per assemblare al meglio le proposte di programmazione che arriveranno da tutte le sigle partecipanti al tavolo. L’obiettivo è stilare un programma politico fatto di progetti, donne e uomini che abbiano le caratteristiche adatte a rappresentare la forza – allo stesso tempo storica e innovativa – del centrodestra catanzarese». (c. a.)
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