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LA GUERRA IN UCRAINA

Putin a Macron: «Kiev resti neutrale». Primo incontro: «Basi per trattare»

Telefonata tra il due presidenti sulla crisi ucraina. Terminato il primo vertice tra Mosca e Kiev per fermare il conflitto

Pubblicato il: 28/02/2022 – 19:10
Putin a Macron: «Kiev resti neutrale». Primo incontro: «Basi per trattare»

KIEV La Tass ha annunciato il termine della giornata di colloqui tra le delegazioni di Mosca e Kiev. Sono state citate come fonti alcuni partecipanti all’incontro. Nulla è trapelato sull’esito della giornata. Le delegazioni stanno tornando in patria per consultazioni.
Il primo round dell’incontro è durato oltre tre ore. Dopo una sorta di pausa le trattative sono, poi, riprese nel pomeriggio.
L’Ungheria avrebbe chiesto il cessate il fuoco immediato e il ritiro delle truppe russe. Mentre la Russia avrebbe posto alcune condizioni: la smilitarizzazione e «denazificazione» dell’Ucraina, la sua «neutralità», e il riconoscimento della Crimea come territorio russo. Condizioni emerse da un comunicato del Cremlino che riferiva della telefonata intercorsa tra il presidente Putin ed il premier francese Macron.
Secondo quanto rende noto la Presidenza ucraina, hanno fatto parte della delegazione il ministro della Difesa Oleksii Reznikov, il viceministro degli Esteri, Mykola Tochytskyi, il consigliere del Presidente Mikhailo Podoliak, i deputati Davyd Arakhamia e Rustem Umerov, oltre che il rappresentante del Presidente per il Donbass Andryi Kostin. I colloqui si sono svolti nella “casa del pescatore” sulla riva del fiume Pripyat.
I negoziati — secondo il Cremlino, citato dalla Tass — proseguiranno al confine tra Polonia e Bielorussia «nei prossimi giorni».

Putin a Macron: «Intesa se Kiev resta neutrale»

In una telefonata con il presidente francese Emmanuel Macron, il presidente russo Vladimir Putin si è impegnato oggi a «sospendere tutti gli attacchi contro i civili e le abitazioni». Lo ha reso noto una fonte dell’Eliseo. Nella telefonata, Putin ha dato «il suo accordo a restare in contatto nei prossimi giorni per prevenire l’aggravamento della situazione», come proposto da Macron.
Nella telefonata di oggi, durata un’ora e mezzo secondo le fonti dell’Eliseo, Macron ha ribadito a Putin la «richiesta della comunità internazionale di cessare l’offensiva russa contro l’Ucraina, ribadendo la necessità di un cessate il fuoco immediato».
In particolare, Macron ha chiesto che cessino i bombardamenti contro civili e abitazioni, che siano preservate tutte le infrastrutture civili e siano garantite le principali strade, in particolare quella del sud di Kiev. Putin, secondo le fonti della presidenza francese, ha «confermato la volontà di impegnarsi su questi tre punti».
Macron ha anche chiesto il «rispetto del diritto internazionale umanitario e la protezione delle popolazioni civili», con “il trasporto degli aiuti secondo quanto contenuto nella risoluzione che la Francia presenta in Consiglio di sicurezza Onu». Infine, Macron ha proposto al presidente russo di «rimanere in contatto nei prossimi giorni per prevenire l’aggravarsi della situazione» e «Putin si è detto d’accordo». Un accordo con l’Ucraina sarà possibile solo dopo la «smilitarizzazione e de-nazificazione» di Kiev, «quando avrà assunto uno status neutrale». Lo ha detto il presidente Putin nella telefonata con Macron, secondo quanto riferisce il Cremlino, citato dalla Tass.

L’Ucraina chiede l’adesione immediata all’Ue

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky chiede l’ammissione immediata del suo Paese nell’Unione europea. «Il nostro obiettivo è quello di essere insieme a tutti gli europei e soprattutto di esserlo su base uguale. Sono sicuro che è la cosa giusta. Sono sicuro che è possibile», ha affermato. «Chiediamo l’adesione immediata attraverso una nuova procedura speciale», ha aggiunto in un video messaggio.

Chiuso lo spazio aereo sopra la Russia

La Russia ha deciso la chiusura del suo spazio aereo alle compagnie di 36 Paesi, tra i quali Paesi europei e Canada. Lo annuncia l’Agenzia federale russa citata da Interfax.

La situazione sul campo

Nel frattempo la capitale ucraina è circondata dalle truppe russe, anche se la resistenza sta cercando di fermare l’avanzata dell’esercito di Putin.
Mentre le truppe russe avrebbero assunto il controllo delle due città di Berdyansk e Enerhodar, nella parte sudorientale dell’Ucraina. A rivendicarlo sono le autorità russe tramite il portavoce del ministero della Difesa Igor Konashenkov. La cattura di Berdyansk, sul mar d’Azov, era stata già annunciata ieri dalla parte ucraina. Enerhodar si trova a nordovest di Mariupol e la notizia della conquista non è stata confermata da Kiev.
Mosca ha inoltre annunciato che le truppe russe hanno preso il controllo della centrale nucleare di Zaporizhzhia, nel sud dell’Ucraina. Il personale sta continuando a monitorare e operare nella struttura, ha detto il portavoce del ministero della Difesa russo Igor Konashenkov. Nessuna conferma iniziale è arrivata da parte ucraina. La società statale Energoatom ha affermato che tutte le centrali nucleari continuano a funzionare normalmente.
La compagnia energetica statale ucraina Energoatom ha però definito falsa la notizia diffusa: «Attualmente, tutte e quattro le centrali nucleari sono sotto il controllo dell’Ucraina e funzionano normalmente. Energoatom sta adottando tutte le misure necessarie per proteggere le centrali nucleari». L’impianto di Zaporizhzhia, nel sud dell’Ucraina, è la più grande centrale nucleare d’Europa. Il ministero della Difesa russo ha dichiarato oggi di averne assunto il controllo.

A Kiev le autorità chiedono di rimanere nelle proprie abitazioni

Esplosioni sono state segnalate alle prime ore di oggi nella capitale ucraina Kiev e a Kharkiv, seconda città del Paese, al quinto giorno dall’invasione russa. Lo ha riportato su Telegram il servizio statale ucraino per le comunicazioni, come riporta il Guardian. A Chernihiv un missile avrebbe colpito un edificio residenziale nel centro della città. Le autorità di Kiev chiedono alla popolazione della capitale ucraina di lasciare le proprie abitazioni solo per emergenze, solo per procurarsi cibo o medicinali. Combattimenti continuano a registrarsi praticamente in tutte le zone della città, affermano in una dichiarazione diffusa su Telegram. Secondo le notizie riportate dall’agenzia Dpa alcuni negozi avrebbero riaperto dopo le ore di coprifuoco notturno e i trasporti pubblici avrebbero ripreso per quanto possibile.

I deceduti sul fronte russo

Sarebbero circa 5.300 i russi morti dall’inizio dell’invasione, secondo il nuovo bilancio fornito da parte ucraina e riportato dal Guardian, che sottolinea come non sia possibile verificare i dati in modo indipendente. Il bilancio dei militari di Kiev parla anche di 191 tank, 29 velivoli, altrettanti elicotteri e 816 blindati distrutti.

Biellorussia pronta ad invio delle truppe

Intanto la Bielorussia si starebbe preparando all’invio di soldati in Ucraina che andrebbero a unirsi agli alleati russi. Il dispiegamento potrebbe iniziare già oggi, secondo le dichiarazioni di un funzionario dell’Amministrazione Usa riportate nelle ultime ore dal Washington Post. «È molto chiaro che Minsk ora è un’estensione del Cremlino», ha detto. The Kyiv Independent ha scritto nelle scorse ore di più fonti che parlano di una decisione già presa.

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