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“Azienda Zero” gestirà anche l’emergenza-urgenza. Occhiuto: «Alcune centrali 118 non sono collegate a internet»

Via libera a una norma che amplia le competenze dell’ente sanitario. Leggi “fuori sacco”, protesta l’opposizione. Risorse ad Arsac per gli impianti di Lorica

Pubblicato il: 28/02/2022 – 21:30
“Azienda Zero” gestirà anche l’emergenza-urgenza. Occhiuto: «Alcune centrali 118 non sono collegate a internet»

REGGIO CALABRIA “Azienda Zero” torna in aula, in due modi diversi ma soprattutto in forma potenziata perché adesso avrà competenze anche sull’emergenza-urgenza, e torna anche la contrapposizione tra maggioranza di centrodestra e opposizioni, in questo caso unitarie. Spunti polemici nel dibattito in Consiglio regionale sulla proposta di legge, a firma del governatore-commissario Roberto Occhiuto, che introduce alcune modifiche al testo istitutivo del nuovo ente di governo della sanità calabrese varato a dicembre, modifiche chieste dal governo nazionale, che non ha impugnato “Azienda Zero” ma nell’ottica del principio di leale collaborazione tra istituzioni, ha chiesto alla Regione di apportare alcune correzioni. Il nuovo testo ha incontrato le critiche della capogruppo del Misto e leader dell’opposizione di centrosinistra Amalia Bruni, che ha provato a presentare due emendamenti, puntualmente affossati dalla maggioranza: «Vedo – ha detto la Bruni – che il governo ha chiesto la modifica di sei articoli e l’introduzione di due nuovi articoli, insomma correzioni da penna blu». A sua volta Ferdinando Laghi (De Magistris Presidente) ha sostenuto che «le modifiche apportate sono sostanziali e non formali, “Azienda Zero” porterà ad un peggioramento dell’offerta sanitaria. Il governo regionale ha lo scopo di fornire la migliore assistenza possibile e per fare ciò si dovrebbe evitare l’accentramento e pervenire ad una maggiore periferizzazione». Opposizione ancora in rivolta sulla richiesta da parte della maggioranza, attraverso il vicepresidente del Consiglio Pierluigi Caputo (Forza Azzurri), di introdurre “fuori sacco” alcune leggi, la cosiddetta legge “omnibus” per la manutenzione di leggi già vigenti (tra cui sempre quella su Azienda Zero), una legge di modifica del Piano sanitario regionale del 2004 e una legge sull’Arsac: dai banchi del centrosinistra – i dem Ernesto Alecci e Mimmo Bevacqua e Antonio Lo Schiavo di “De Magistris Presidente” – si è levata la protesta contro «la prassi abusata di procedere con l’inserimento dei provvedimenti in Aula, non consentendo la discussione nelle commissioni competenti».

Cosa prevede la legge “omnibus”

Protesta vana, perché l’aula ha poi proceduto all’approvazione della “Omnibus”, che prevede nuove norme per Azienda Zero, alla quale viene affidata anche la competenza sul servizio 118 emergenza urgenza, Avvocatura regionale e Ufficio di gabinetto del presidente della Giunta. La legge regionale, presentata da Caputo (Forza Azzurri, vicepresidente di Palazzo Campanella) e Salvatore Cirillo (Coraggio Italia, segretario questore del Consiglio regionale), ha come dicitura “Interventi di manutenzione” di sei preesistenti testi regionali, ma ripropone la tecnica delle leggi “omnibus” che qualche volta è utilizzata anche in sede locale. La proposta Caputo-Cirillo anzitutto amplia le competenze dell’Azienda Zero, la nuova governance della sanità voluta dal governatore e commissario Roberto Occhiuto, stabilendo che l'”Azienda Zero” «dirige, coordina e monitora il sistema regionale dell’emergenza urgenza 118 ed elisoccorso» e «dirige il numero unico di emergenza (Nue) 112 assicurando la transizione delle attuali competenze», In tema di sanità, inoltre, la legge dispone che al personale in utilizzo al Dipartimento regionale Tutela della salute (da Asp o aziende ospedaliere) potrà «essere affidata la gestione di procedimenti amministrativi, con conseguente assunzione della relativa responsabilità».
Quanto all’Avvocatura, si prevede che «il coordinatore è soggetto di diretta collaborazione del Presidente ed è scelto fiduciariamente dal Presidente della Giunta regionale tra gli avvocati dipendenti della Regione che abbiano effettivamente esercitato la professione forense per almeno dieci anni e siano iscritti all’albo speciale per il patrocinio dinanzi alle giurisdizioni superiori, ovvero tra i soggetti appartenenti al ruolo degli Avvocati dello Stato, ovvero, ancora, tra gli avvocati del libero foro, in possesso di adeguata qualificazione professionale, che abbiano effettivamente esercitato la professione forense per almeno venti anni».
Altra novità introdotta dalla nuova legge è la possibilità di nominare il vicecapo di gabinetto anche all’esterno della pubblica amministrazione, così come non ci sarà più la priorità di ricorrere agli interni dell’amministrazione nelle nomine di liquidatori o commissari per gli enti o società regionali posti in liquidazione. Infine, la legge prevede l’istituzione della commissione tecnica per la Valutazione d’impatto ambientale per i progetti del Pnrr e assegna alla Calabria Film Commission anche compiti di promozione turistica. La proposta di legge Caputo-Cirillo è stata assegnata alla prima e alla seconda Commissione del Consiglio regionale per l’esame di merito e il parere.

“Azienda Zero” avrà competenze su emergenza urgenza, 112 e 118

A suscitare un accenno di dibattito sulla legge “omnibus”, com’era prevedibile, è l’articolo che amplia le competenze dell’Azienda Zero anche all’emergenza-urgenza con riferimento al servizio 118 e 112. Ancora la Bruni ha chiesto chiarimenti sul testo considerando – ha detto – che «il servizio 112 non è ancora attivo in Calabria». A risponderle è il governatore e commissario della sanità calabrese Roberto Occhiuto: «Appena insediato – ha rilevato Occhiuto – ho verificato che la Calabria era l’ultima regione per l’implementazione del numero unico 112 anche perché si prevedeva di ubicarlo in un immobile – l’ex Comalca – che non è nella disponibilità della Regione ed è al centro di un contenzioso. Il 112 in tutte le Regioni, tranne che in Veneto, è gestito da una società pubblica, Areu, che sta mettendo in piedi le centrali. Noi – ha spiegato il governatore-commissario – abbiamo deciso di istituire la centrale operativa del 112 non più in quell’immobile ma nel palazzo della Cittadella regionale, e questo ci consentirà di essere tra le prime regioni a partire con il numero unico 112, probabilmente già a maggio o al massimo a giungo. C’è però la necessità di organizzare a livello regionale questo servizio, e questa norma va nella direzione di affidare la gestione del servizio a un organismo regionale. Poiché il 112 include le chiamate a polizia, carabinieri, vigili del fuoco ma anche al 118, è presumibile che anche la centrale regionale principale del 118 sia allocata nello stesso luogo, poi ci saranno centrali a Regio e Cosenza. Stiamo già procedendo on i lavori, facendo la rete della fibra. Per rendere il 118 gestibile dal 112, il software del 118 si deve interfacciare con quello del 112, allora – ha sostenuto Occhiuto – ho chiesto alle aziende di chiamare i fornitori del software per fare un upgrade per questo interfaccia, e ho scoperto che alcune centrali del 118 in Calabria non solo non hanno un software funzionante ma non hanno neanche il collegamento a internet. Questa dell’emergenza urgenza è quindi un’emergenza assoluta e noi dobbiamo utilizzare l’occasione del numero unico 112 per riformare anche il 118. L’articolo in questione va in questa direzione di costruire un’organizzazione regionale che comunque tiene conto anche delle articolazioni provinciali».

Risorse ad Arsac per gli impianti di Lorica e Camigliatello

In conclusione dei lavori il Consiglio regionale ha anche approvato una legge, proposta dall’assessore regionale al Turismo Fausto Orsomarso (Fratelli d’Italia) e dal capogruppo di FdI Giuseppe Neri, che ha come titolo “valorizzazione e gestione del patrimonio dell’Agenzia regionale per lo sviluppo dell’agricoltura calabrese”, prevedendo il trasferimento all’Arsac di apposite risorse finanziarie – pari a 400mila euro – specificatamente «per i beni immobili e mobili pertinenziali costituenti gli impianti a fine di Lorica e Camigliatello». In questo modo garantiamo la copertura fino alla fine dell’anno altrimenti Locrica chiude», ha specificato Orsomarso, che ha anche voluto ricordare il direttore d’esercizio degli impianti di risalita di Lorica, Alessandro Marcelli, dirigente FdC, scomparso tragicamente lo scorso 23 gennaio. (c. a.)

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