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«Incompatibilità ambientale» alla Municipale di Cosenza. Chiesta la sostituzione del Comandante

Dura missiva al sindaco Caruso e al prefetto Ciaramella. «Si sposta il personale “scomodo” e gli “intoccabili” rimangono al loro posto»

Pubblicato il: 28/02/2022 – 10:44
«Incompatibilità ambientale» alla Municipale di Cosenza. Chiesta la sostituzione del Comandante

COSENZA «Vista la grave incompatibilità ambientale che si è venuta a creare tra la dirigente e la stragrande maggioranza dei componenti della polizia municipale, si chiede l’immediata sostituzione dello stesso dirigente». E’ l’incipit di una missiva inviata al sindaco di Cosenza Franz Caruso e al prefetto Vittoria Ciaramella, con la quale il Segretario Provinciale Generale di Cosenza – Crotone – Reggio Calabria di CSA Regioni Autonomie Locali, Pierfrancesco Lincol e il segretario aziendale del Dipartimento Polizia Locale, Luca Tavernise chiedono la revoca del comandante della municipale bruzia, Alessia Loise.

La missiva

«La Polizia Municipale di Cosenza ha bisogno di stabilità, di un Comandante che conosca
realmente la materia trattata, di un dirigente che sia “umano” nei rapporti e non di un despota che, approfittando del suo “potere”, pensi solo a sfornare “ordini di servizio” entrando nella fattispecie del vero e proprio “mobbing” verso il lavoratore», scrivono i segretari. «Continui organigrammi dove si sposta caoticamente solo il personale “scomodo” mentre rimane al proprio posto quello “particolare”, “intoccabile”!
Ordini di servizio scritti e poi ritirati, schede di valutazione, con punteggi assurdi, poi ritirate riproponendole con punteggi diversi. Ammonimenti ingiusti e prese di posizione da “capriccio casalingo”! Si ha bisogno di serenità perché tutto questo avviene quando un’Amministrazione mette alla dirigenza chi non conosce la materia da trattare, i buoni rapporti con i sottoposti e il capire le varie situazioni che si prospettano nel corso della dirigenza».

L’accusa

«Il caso del conferimento di nomine dirigenziali del Corpo di Polizia Municipale a funzionari e/o dirigenti provenienti da altre aree — ovvero, in particolare, dall’area amministrativa – della struttura comunale, attualmente verificatosi su determinazioni dei Sindaci di Cosenza, riproduce, ancora una volta, gli effetti di una prassi invalsa presso molte analoghe situazioni locali sull’intero territorio nazionale», si legge ancora nella nota. «In buona sostanza, si è assistito ad un’autentica proliferazione dei più svariati e multiformi tentativi di collocare, ai vertici dei Corpi e servizi di P.M., singole soggettività “prelevate” da uffici, aree e comparti totalmente estranei all’organico di quelli, purché muniti di qualifiche corrispondenti ai livelli professionali richiesti per l’acquisizione della titolarità di comandante e/o dirigenti dei Corpi e servizi stessi». (f. b.)

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