COSENZA Continuano, dinanzi al gup distrettuale del Tribunale di Catanzaro Paola Ciriaco, le discussioni del collegio difensivo nell’ambito del procedimento con rito abbreviato scaturito dall’inchiesta denominata “Katarion“. Nella prossima udienza, fissata l’11 marzo 2022, si terranno le ultime arringhe prima della sentenza di primo grado.
Sono 12 gli indagati che hanno scelto di essere giudicati con il rito abbreviato. Il pubblico ministero Romano Gallo, nel corso della scorsa udienza aveva invocato pene pesanti per gli imputati: Giuseppe Antonuccio, (difeso dall’avvocato Cesare Badolato), 14 anni di carcere; Mario Cianni (avvocati Giuseppe Bruno e Armando Sabato), 20 anni; Poldino Cianni (Avvocato Cesare Badolato) 9 anni; Annaelisa Esposito (avvocato Francesco Liserre), 4 anni 8 mesi; Flavio Graziosi (avvocati Cesare Badolato e Giovanni Salzano), 9 anni e 6 mesi; Alessio Presta (avvocato Francesco Liserre) 7 anni; Alfonso Scaglione (avvocato Antonio Crusco) 8 anni; Maurizio Tommaselli (avvocato Marco Bianco), 10 anni; Luigi Tundis (avvocato Cesare Badolato), 10 anni; Franco Valente (avvocato Rossana Cribari), 14 anni; Gianluca Vitale (avvocati Riccardo Errigo, Giuseppe Bruno e Armando Sabato), 12 anni e infine per Concettina Zicca (difesa dagli avvocati Armando Sabato e Giuseppe Bruno) sono stati chiesti 9 anni.
Sarebbero due le attività principali del core business del sodalizio criminale legato al clan Muto di Cetraro: lo spaccio di droga e le estorsioni. Sono circa 250 gli episodi di cessione di stupefacente documentati dalle attività investigative. Tra gli altri reati contestati: «associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti; produzione, traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti; estorsione, tentata e consumata, aggravata dal ricorso al metodo mafioso; detenzione illegale di armi da fuoco». (f.b.)
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